L’ex difensore padovano, allenato da Liverani in A con il Lecce nel 2019/2020, parla dell’allenatore appena sbarcato al Cagliari ricordando quel campionato in un’intervista a centotrentuno.com
TECNICO. “Liverani è sicuramente un allenatore di forte personalità, le sue squadre hanno un’identità precisa e tendenzialmente giocano molto bene. Per l’anno che ho passato con lui a Lecce questa è l’idea che mi sono fatto. Per me era stata un’annata importante, almeno fino all’interruzione per il Covid”.
PERSONALITA‘. “Se la società ha scelto lui è evidente che può essere l’allenatore giusto. È una risposta politica, lo so, ma quella di Cagliari è una situazione in divenire. Non si sa chi rimarrà, chi andrà via, ci sono tante componenti. Sicuramente Liverani è un allenatore di grande carisma e sì, penso possa essere la figura ideale dopo una retrocessione, ma questa rimane una opinione personale“.
IL GIOCO. “Quell’anno a Lecce, c’era un gruppo che in parte lo aveva seguito nelle due promozioni consecutive, con un certo tipo di identità, in cui la fase di possesso era curata nei minimi particolari. Si andava sempre a giocare le partite a viso aperto. Non è di certo un tecnico che vuole squadre chiuse o rinunciatarie, ma vuole un gioco sempre propositivo, con una chiara idea precisa nella fase di possesso e di attacco“.
ROSSETTINI ALLENATORE. “Era quello che volevo. Ho avuto la fortuna di poter iniziare subito con l’esperienza per l’Under 17 al Padova, con cui abbiamo raggiunto la finale di Under 17 di Serie C perdendo però 1-0 contro il Cesena. Per il futuro vediamo cosa accadrà nei prossimi giorni, ma in generale è un percorso che posso definire come naturale, perché è davvero quello che desideravo fare“.
ma ricordiamo anche la caterva di gol subiti