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Umtiti al Lecce è storia: la crescita, la Coppa del Mondo e le storture del capitalismo

Il difensore francese, acquistato in prestito dal Barcellona, è ufficialmente un calciatore del Lecce.

Un Campione del Mondo in carica per la difesa del Lecce. Samuel Umtiti è il nome forte che entusiasmerà senza dubbio tutti i tifosi del Lecce, già in fervore nell’attesa di vedere il francese con addosso la casacca giallorossa. Il 28enne è il terzo calciatore che giocherà nei salentini con l’ideale palma di campione del mondo in carica. Prima di lui, Franco Causio (1985-1986) e Pedro Pablo Pasculli (dal 1986 al 1990).

UN SINISTRO FORMIDABILE. Samuel Umtiti nasce il 14 novembre 1993 a Yaoundè, capitale del Camerun. La famiglia, come tanti alla ricerca di una vita migliore, si trasferisce in Francia, precisamente a Lione. Lì, Umtiti si stabilisce e, dopo le mattinate a scuola, comincia a tirare calci ad un pallone al FC Ménival. Il piccolo Samuel stupisce già gli allenatori in tenerissima età. Uno dei suoi primi tecnici ha raccontato a L’Equipe: “Era di un livello talmente superiore che gli vietai di usare il sinistro, che era il suo piede preferito. Ci sarebbe stata troppa differenza con i compagni e gli avversari”. Il Lione, attento alla crescita dei talentini della zona, lo include nel settore giovanile già a 9 anni, anche se la stazza fisica induce lo staff dell’OL a schierarlo in attacco. Cyrille Dolce, ex trainer delle giovanili del Lione, lo schierò per la prima volta al centro della difesa a causa di una moria di stopper nella formazione Under 13. Il commento, ricordato sempre in un’intervista a L’Equipe, divenne iconico. “Ricordo che la gente in tribuna diceva ‘questo sembra Marius Tresor‘”. Per il calcio francese un nome non da poco: Tresor (nato nei territori d’Oltremare di Guadalupa), 63 presenze con la Francia dal 1971 al 1983, è stato il primo giocatore di colore a vestire la fascia di capitano dei Bleus.

LA SCALATA AL LIONE. Da quel momento, al Lione tutti seguono attentamente la sua crescita. Nella stagione 2011/2012, Rémi Garde lo inserisce nella rosa della prima squadra. Con alle spalle il numero 43, Samuel Umtiti esordisce tra i professionisti il 14 gennaio 2012 partendo nella formazione titolare dell’OL al fianco di Gonalons nella sconfitta contro il Montpellier (1-0 targato Olivier Giroud, qualcuno con cui Umtiti ha condiviso). In 16 presenze tra campionato e coppe, Umtiti costruisce la coppia titolare insieme a Lovren e passa il crash test, vincendo anche la Coppa di Francia. L’anno dopo il numero di maglia diventa il 23, che accompagnerà la quasi totalità della carriera nei club, e Umtiti diventa un punto fisso della difesa, giocando anche sulla corsia sinistra. Nei primi mesi del 2013 arrivano anche i primi gol. In Ligue 1, il 12 gennaio 2013 Umtiti suggella la vittoria del Lione in casa del Troyes (1-2) e, quasi un mese dopo (14 febbraio), una staffilata all’incrocio dei pali risponde alla doppietta di Gareth Bale nel match di ritorno dei Sedicesimi di Europa League vinti dal Tottenham.

QUANTE STELLE. Nell’estate del 2013, Umtiti prende la guida della difesa della Francia Under 21, divenendo il capitano di un gruppo che, oltre alla meteora del Lecce Imbula, contava su calciatori del calibro di Kondogbia, Thauvin, Martial, Digne, Kurzawa, Laporte, Tolisso, Coman e Areola. A suo modo, un po’, Umtiti riuscì a emulare Marius Tresor. Gente che, decisamente, ha spostato un bel po’ di milioni e che ha costruito la base della nazionale francese tornata nell’èlite mondiale. Nel 2013/2014  nel 2014/2015, Umtiti diventa un imprescindibile della difesa del Lione. La crescita fisica e la maturazione tecnica fanno di lui uno dei prospetti più interessanti del calcio europeo. Nel 2015/2016, Umtiti disputa finalmente anche la Champions League, anche se il Lione cede il passo nel girone con Gent, Zenit e Valencia. L’esordio nella competizione europea più importante è datato 16 settembre 2015, in casa dei belgi (1-1), con Fournier in panchina e Yanga-Mbiwa compagno di difesa.

DALLA DELUSIONE ALL’OLIMPO. Dopo due secondi posti consecutivi dietro al PSG, Umtiti, grazie al Lione, conquista la maglia della Nazionale francese e fa parte dell’Europeo 2016, giocato proprio nel paese transalpino. Didier Deschamps lo convoca già dai test amichevoli di maggio per poi lanciarlo in campo nei match più cocenti della kermesse continentale. Umtiti scalza Adel Rami dopo fase a gironi e Ottavi e indossa per la prima volta la maglia dei Bleus nel 5-2 all’Islanda. La coppia Umtiti-Koscielny funziona anche nella semifinale vinta sulla Germania, ma il portoghese Eder, autore del gol-vittoria nell’atto finale, toglie la gioia del titolo continentale a Umtiti, da subito colonna portante anche della Francia. Altre soddisfazioni però non tardano ad arrivare: il Barcellona investe 25 milioni ed elegge Umtiti, che saluta il Lione dopo 170 caps, 5 reti e 3 assist) quale successore di Mascherano, con cui inizialmente coabita nel pacchetto difensivo comandato da Piquè. In Liga, Umtiti s’impone subito e mette a referto, nel primo anno, la Coppa di Spagna, 43 presenze e 1 rete (la prima barcelonista incassata dal Celta Vigo). Con Valverde, nel 2017/2018, Umtiti continua a essere una garanzia dei blaugrana, sconfitti in Champions dalla Roma e vince per la prima volta un titolo nazionale, mettendo un solco davanti al Real Madrid.

BARCELLONA. L’estate del 2018 rappresenterà lo zenit della vita sportiva di Samuel Umtiti. La Francia si presenta ai mondiali di Russia da favorita e, dopo il girone, i Bleus piegano Argentina, Uruguay e Belgio. Nella semifinale contro i Diavoli Rossi, Umtiti diventerà calcisticamente immortale. Una partita aperta, giocata contro gli insidiosissimi belgi, è risolta dalla sostanza e dal vigore della Francia di Deschamps. Il simbolo? Lo stacco imperioso con cui arriva il gol-vittoria: Fellaini, un gigante, saltato e Courtois impossibilitato al miracolo. 1-0, Umtiti segna il gol più importante della vita alla Gazprom Arena di San Pietroburgo e manda la Francia in finale. L’esultanza diventerà iconica, al pari dell’urlo di Grosso di Italia-Germania per noi. Una camminata danzante, inusuale, buffa, stilisticamente rivedibile ma indimenticabile per tutti i francesi. Il resto è storia: 4-2 alla Croazia e Umtiti a festeggiare con la Coppa del Mondo in mano.

IL CALO. Dopo la grande gioia, il calo. Umtiti, valutato 70 milioni dopo il Mondiale, accusa una serie di guai fisici che non gli permettono di essere presente sul campo come prima. Nel 2018/2019, il Barcellona vince ancora la Liga ma il ginocchio sinistro blocca il difensore centrale, che gioca solo 15 partite e, una volta recuperato, fa staffetta con Lenglet. Nel 2019/2020, stessa storia: una stabilità ritrovata in inverno e poi il freno dettato anche dal lockdown. 18 partite giocate e il crack del ginocchio, pesante, a luglio 2020. Umtiti rientra a dicembre 2020, gioca quella che oggi è l’ultima presenza in Champions nel trionfo della Juventus (0-3) al Camp Nou e totalizza 16 presenze godendo comunque della fiducia di Koeman.

LA FINE. L’anno scorso, infine, la pazienza del Barcellona, preso anche da problemi finanziari, finisce. Mingueza e Araujo (più Lenglet e De Jong) sono i centrali di sicuro affidamento e Umtiti, che soffrirà anche la frattura dei quinto metatarso a gennaio scorso, riuscirà a scendere in campo solo in Osasuna-Barcellona 2-2. Il pubblico barcelonista lo fischia e, stando ai dati di transfermarkt, le cifre dei giorni di assenza superano per i blaugrana presenze e titoli. 310 giorni di assenza causati dal ginocchio sinistro più 104 seguiti alla frattura contro 2 titoli nazionali, 2 Coppe del Re, altrettante Supercoppe e 133 presenze, 2 reti e 1 assist. La fretta del Barcellona di entrare nei paletti del fair play finanziario e registrare Koundé, ultimo colpo per la difesa, ha giocato a favore dell’intuizione di Pantaleo Corvino. Il Lecce, visto l’ingaggio pagato dal Barca e solo dei bonus da riconoscere, continua sì sull’onda delle scommesse, ma un Samuel Umtiti recuperato sarebbe un capitale enorme per una squadra che insegue la salvezza in Serie A, senza contare il ritorno mediatico che l’US Lecce, Lecce e il Salento avrà.

CALCIO D’OGGI. L’esperto responsabile dell’area tecnica, sapiente, si è inserito in una stortura della deriva capitalistica che sta prendendo il calcio. Ci spieghiamo: l’assenza di regole in un calcio che, economicamente, sta per deflagrare, Superlega o no, i club spendono e spandono per poi non rendersi conto degli effetti con occhi accecati da avidità. L’incompetenza dei dirigenti, in seguito, crea non pochi buchi economico-finanziari che rischiano di portare al tracollo anche a causa di un mancato coordinamento con gli allenatori che, giustamente o no, richiedono costantemente interventi. Certo, se ti chiami Barcellona il tracollo non arriva mai e, addirittura, puoi permetterti una campagna acquisti da urlo (s’invitano i lettori ad approfondire le metodologie contabili con ricavi anticipati per decenni – sulla base di quali garanzie?- con cui si è assicurata liquidità ai blaugrana).

RESISTERE PER SOPRAVVIVERE. Il fair play finanziario, pur blando, sta costringendo il Barcellona a una serie di cessioni, perfezionate pur pagando ingaggi. Dopo sei stagioni, Umtiti è divenuto un peso per il Barcellona e queste dinamiche, ben conosciute dall’area tecnica del Lecce, hanno generato uno, se non forse l’assoluto, degli acquisti più prestigiosi della storia del club salentino. In piena sincerità, se il calcio fosse stato più equo, difficilmente il Lecce si sarebbe potuto permettere il lusso di avere il rosa Umtiti. Lo sport più bello del mondo non sarà mai più equo, men che meno le vittorie saranno accessibili a più club. Le piccole realtà come il Lecce, per sopravvivere, possono solo cercare di essere più sane possibili e, nelle storture del capitalismo calcistico, regalare così delle piccole (o grandi, più realisticamente) soddisfazioni ai propri tifosi cercando di cogliere gli avanzi dei sempre più abbondanti banchetti dei potenti. In bocca al lupo Samuel. In bocca al lupo Lecce. 

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1 anno fa

Grazie Corvino!!!

Andrea
Andrea
1 anno fa

Forza Vagnoni Forza.. capu ntummata e pedalare 💛❤️

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1 anno fa

Articolo molto interessante. Complimenti dottor De Pandis

Gianni
Gianni
1 anno fa

Tutta Italia rosica…. Grande US Lecce

Gaspare
Gaspare
1 anno fa

La fine della storia….
Il Barcellona fallisce…. Umtiti innamorato ormai del Salento, resta a Lecce riducendosi l’ingaggio.
Amen

unodellanord1987
unodellanord1987
1 anno fa
Reply to  Gaspare

Bella questa favola

Tonino
Tonino
1 anno fa

Siamo dei romantici e sognare non costa nulla

Lupo Alberto
Lupo Alberto
1 anno fa

Benvenuto Samuel Umtiti! Ma non ci dimentichiamo dell’Empoli , domenica si gioca, Forza Lecce

Vittorio
Vittorio
1 anno fa

Il bello è’ che viene gratis,ripeto gratis,con pongracic dal dormunt e pezzella a sinistra il Lecce ha una difesa da urlo,ciao barese rosicone

Cri
Cri
1 anno fa

Sicuramente un lusso, speriamo si cali bene in una squadra provinciale e che si metta a disposizione di una mentalità operaia, con la speranza che possa fare più presenze possibili. Forza Lecce sempre

unodellanord1987
unodellanord1987
1 anno fa
Reply to  Cri

Guarda che sono tre anni che non gioca a pallone

Edoardo
Edoardo
1 anno fa

Ciao barese rosicone,come é la serie b?l’abbiamo fatto apposta per vedere se riprende la forma🤡🤡🤡

Giallorosso a vita
Giallorosso a vita
1 anno fa

Scommettiamo che questo signore farà più partite di Pogba? Ti ricordo che Umtiti se gioca il Barcellona introita qualcosa, ma Pogba gioca o non gioca (giocherà in tutta la stagione tre/tre e mezzo mesi) sempre fior di milioni dovete pagare.
Meditate gente meditate questi sono gli AFFARI e rosicate, rosicate 💛❤️💛❤️

Tonino
Tonino
1 anno fa

È un’opportunità semmai.
Una grande opportunità colta al volo da Pantaleo Corvino.
Un affare è quando compri un giocatore per poco e rivendi per tanto.
Ma siamo sulla strada giusta da questo punto di vista.

Tonino
Tonino
1 anno fa
Reply to  Tonino

Forza Lecce

Rod66
Rod66
1 anno fa
Reply to  Tonino

Comunque sia ha fatto qualcosa che ha dell’incredibile,.. e chi spende fior di milioni in questo momento gli sta’ bruciando il c..o!!!😁

Tonino
Tonino
1 anno fa
Reply to  Rod66

👍
Senza dubbio!

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