Il portiere del Lecce è stato il migliore in campo dei suoi in occasione del pareggio casalingo contro la Roma, squadra a cui è legato e supportata anche dalla famiglia

Wladimiro Falcone sugli scudi contro la “sua” Roma. Il portiere cresciuto tra Vigor Perconti e Lodigiani è stato da sempre tifoso giallorosso ma, professionalmente, non ha mai avuto la possibilità di vestire la maglia della squadra del cuore. La Sampdoria fu lesta a mettere sotto contratto l’allora giovanissimo portiere, inserito poi nel settore giovanile prima della gavetta in Serie C precedente alla crescita celebrata in B con il Cosenza prima delle presenze in A l’anno scorso coi blucerchiati.

Dopo la seconda partita da avversario della Roma all’Olimpico, disputata all’andata con il Lecce, nel Salento Falcone ha lasciato il segno dando un dispiacere alla truppa di Mourinho. Lecce-Roma 1-1 è stata anche un uno contro uno tra Wladimiro e Tammy Abraham. L’inglese ha calciato verso la porta in tre occasioni trovando sempre le puntuali parate del 27enne, già decisivo a chiudere lo specchio su El Shaarawy prima del pareggio di Dybala.

Il duello è iniziato a fine primo tempo, quando Dybala ha liberato l’inserimento della punta, il cui destro a botta sicura è stato neutralizzato con il corpo dall’uscita di Falcone. Prima della pausa, ancora, la respinta a mano aperta sul tiro indirizzato sul secondo palo di Abraham. L’ex Chelsea ha tentato la rivincita anche in apertura di ripresa, ma il colpo di testa ben spedito all’angolo ha incontrato il tuffo di Wladimiro.

“Puoi sbagliare moglie ma non portiere e attaccante”, sancì Corvino in una delle prime conferenze stampa della sua seconda esperienza al Lecce. Falcone, con umiltà e parate salva-risultato, si sta dimostrando ampiamente all’altezza della Serie A. Essere decisivo poi dopo un periodo senza interventi da copertina, infine, è un altro passo verso una maturazione completa. Corvino e Trinchera hanno sull’agenda, sicuramente, le operazioni per definire il riscatto del portiere.