Il tecnico degli jergina minimizza le polemiche che hanno chiuso anzitempo il match ed elogia i due centrocampisti
Patrizio Morini, allenatore del St.Georgen, ha commentato ai nostri microfoni l’andamento dell’amichevole con la banda Liverani persa per 6-0.
GIOCO. “Il Lecce è una squadra che gioca a calcio e riesce a farlo in modo abbastanza piacevole. Ha buoni giocatori e secondo me farà un campionato all’altezza delle proprie aspettative”.
PARAGONI. “I giallorossi hanno giocato con un sistema speculare al nostro, il 4-3-1-2, mentre il Genoa l’anno scorso ci affrontò con il 3-5-2. Abbiamo persok 6-0 sia l’anno scorso sia quest’anno e tre gol li abbiamo incassati quando in campo c’erano molte seconde file. Sono contento di ciò”.
FATTI. “Liverani ha giocato schierando un undici ben definito con cambi mirati. Io invece nel secondo tempo ho inserito dei ragazzi. Sono contento anche per questo, poi il gap si nota e si fa il possibile”.
LA “RISSA”. “Ci sono stati dei battibecchi all’89’ per un fallo tra le due panchine e l’arbitro, visto che mancava un minuto alla fine, ha preferito chiuderla lì. Il forte caldo annebbia le menti, ma non le definirei neanche delle scaramucce. Sono state delle piccole cose verbali, anche goliardiche direi”.
TOP. “Mi è piaciuto il play, Tachtsidis, e il trequartista olandese, Thom Haye. Hanno giocato bene”.
FOCUS. “Noi siamo una squadra che ha fatto 36 punti in Serie D con un organico da Eccellenza. Siamo stati gli unici in Italia a fare i play-out fuori casa con un bottino così e siamo scesi non perdendo con il Belluno. La retrocessione non è comunque un dramma, lo sapevamo, abbiamo affrontato il campionato consci del pericolo”.
DIFFICOLTÀ. “Fare calcio qui non è facile, durante la stagione ci alleniamo spesso a -15 gradi ma proveremo a vincere l’Eccellenza anche se la concorrenza del Trento sarà forte”.
