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Arrigoni a CL: “Sono cambiato grazie a Liverani. In B indelebili le gare contro Livorno e Perugia…”

andrea arrigoni

Il regista della promozione in B, ora in forza al Teramo, nel Girone C della Serie C, ha parlato ai nostri microfoni dei suoi tre anni in giallorosso.

RIPRESA DELLA SERIE C. “Ogni giorno cambiano carte in tavola. Al momento dovrebbero esserci playoff e playout. Vedremo cosa succederà, ma, ovviamente, speriamo di cominciare

CAMMINO TERAMO. “Il nostro è stato un campionato particolare, in un girone difficile con tante grandi squadre. La gara di Bari? Siamo riusciti a pareggiare in casa loro, e io sì, ho dato quel qualcosa in più. E’ stato un match particolare per me, preceduto da pensieri ovvi per uno che ha giocato in una piazza rivale come Lecce. Quando sono sceso in campo, poi, ho dato tutto per la maglia del Teramo”.

L’ARRIVO A LECCE. “Non ci ho pensato un attimo ad accettare la sfida Lecce. Il primo anno qualche difficoltà c’è stata, sul piano personale e non solo. Mi è servito comunque a conoscere la piazza e fare il salto di qualità per farci trovare bene l’anno dopo. Non facemmo male, per carità, ma di fronte ci trovammo un Foggia vera corazzata. Noi potevamo fare qualcosa in più, ma i rossoneri non sbagliarono praticamente nulla. E poi il ko ai rigori con l’Alessandria, un vero peccato per come è stata la gara, che però ci ha dato la spinta per il futuro”.

LIVERANI E PROMOZIONE. “Dall’arrivo di Liverani in poi per noi è cambiato tutto. Soprattutto per me, visto il ruolo che ricopro e visti i consigli e gli insegnamenti che il tecnico mi ha saputo inculcare. E’ stato un cammino duro ma vincente, caratterizzato da tanti momenti importanti. Come le vittorie su campi tosti, vedi Bisceglie e Cosenza, dove in passato avremmo fatto grande fatica. Ma ormai c’eravamo appieno calati nella categoria, fino al trionfo con la Paganese e la meritata festa”.

APICE SALENTINO. “E’ stata la stagione più importante della mia carriera, per emozioni e traguardi. Ho messo a referto tanti assist, mai ne avevo fatti tanti prima. Ma non è solo quello che mi rende orgoglioso di quel campionato, perché ci sono tante altre situazioni meno appariscenti del mio ruolo in cui ho fatto particolarmente bene. Consentendomi, soprattutto, di fare il mio per i compagni”.

L’ESORDIO IN B. “Da parte mia ho subito dato la mia piena disponibilità, sapevo di poter fare bene anche in Serie B. All’inizio ho sempre giocato titolare, ma anche dopo quando non ero la prima scelta ho sempre lavorato per farmi trovare pronto, sentendomi importante. A gennaio c’era la possibilità di andare via, ma io ho insistito perché credevo in quel gruppo, nella promozione e nel mio poter dare una mano ai compagni. E così è stato. Era il mio primo torneo cadetto, e sono riuscito a farmi trovare pronto”.

IL GOL AL LIVORNO “Quella partita lì è stato, se non uno spartiacque, di certo un tassello importantissimo. Ci ha fatto crescere la consapevolezza di poter lottare fino alla fine, di essere forti e di aver carattere. Ci ha dato la forza per poter andare avanti ancora più forte. Ed aver contribuito con il mio unico gol in giallorosso è stato ancora più bello. Non sono mai stato fissato con i gol, ma realizzarne e di così importanti è sempre molto bello”.

LA SOFFERENZA A PERUGIA. “E’ stata la gara che ha dato il ‘la’ al rettilineo finale, un match importantissimo. Personalmente la metto alla pari del 3-2 in rimonta al Livorno. Sono entrato a mezz’ora dalla fine, c’era da portare il risultato a casa e siamo stati bravi a farlo. Io giocai fuori ruolo, da centrale, un ruolo che mi piace comunque interpretare in certe situazioni di emergenza, in cui c’è tanto da lottare. E infatti quella gara mi ha gasato tantissimo”.

IL SALUTO AL LECCE. “Da un lato sognavo la riconferma e l’esordio in Serie A, dall’altro sapevo che c’erano poche possibilità che ciò potesse avvenire. Ero un po’ rassegnato al fatto che il contratto era in scadenza, e che quasi certamente non mi sarebbe stato rinnovato. Così è stato, e forse è anche giusto così”.

I GIALLOROSSI DI OGGI. “Ho visto tutte le gare che ho potuto, di cui due allo stadio, con il Verona e con l’Udinese. Magari all’inizio i giallorossi hanno fatto un po’ di fatica, però poi dopo ho visto il Lecce che ho vissuto nei due anni con il mister. Era il Lecce di Liverani, che si è saputo giocare tutte le partite contro chiunque. Ha saputo sempre galleggiare sopra la linea di salvezza, mi auguro che possa lottare e spuntarla sulle dirette concorrenti. Spero possa farcela, e poi ha in Liverani colui che può e sa fare la differenza”.

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Giorgio
Giorgio
3 anni fa

Bravo, ti ricordiamo con ammirazione

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3 anni fa

Grazie di tutto, Arri ?❤️

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3 anni fa

Gol pesante col Livorno ,fu la svolta dopo quella partita.

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