Tiene banco (e lo terrà per molto tempo) la vicenda legata al mancato trasferimento di Panagiotis Tachtsidis, contattato a due giorni dalla fine del mercato dagli arabi del Dhamk, senza però un’offerta al Lecce. Il mancato addio ha innescato una serie di reazioni che non sono andate decisamente a genio al club.
Cominciamo un assunto: alzi la mano chi di voi avrebbe accolto con tranquillità l’aver perso la possibilità di migliorare in modo considerevole il proprio stipendio a un anno dalla scadenza del proprio contratto. Bene, completata l’autoanalisi, necessaria ogniqualvolta si sta a commentare un fatto, mettiamo in ordine gli accadimenti resi noti dopo il gesto decisamente fastidioso del greco che, due giorni fa, ha eliminato dal suo profilo Instagram tutti i riferimenti alla sua militanza nel Lecce, svolgendo poi solo una parte dell’allenamento di due giorni fa.
Per chi non avesse seguito la conferenza stampa di ieri, qui sono riportate le parole di Saverio Sticchi Damiani e Pantaleo Corvino su Panagiotis Tachtsidis. In ogni caso, la sintesi degli avvenimenti, per provare a dare uno schema di sorta, è la seguente: il Lecce decide di puntare sull’ellenico sacrificando Petriccione. Corvino propone un prolungamento dell’accordo a scadenza 2021 con abbassamento dell’esoso ingaggio. Panos palesa la sua forza in cadetteria ma, a due giorni dalla fine della sessione di mercato il Dhamk (massima serie dell’Arabia Saudita) gli propone un contratto milionario, senza però offrire un euro al Lecce. Sticchi e Corvino, comprendendo l’ambizione, provano a far collimare le ambizioni con l’ovvia ricerca di un sostituto da dare a Corini, ma ciò è impossibile per mancanza di tempo.
Della reazione di Tachtsidis, calciatore poco avvezzo alla classica diplomazia mediatica, vi abbiamo fatto già cenno. Ai tempi dei social, il cancellare tutti i propri riferimenti al club di appartenenza non è propriamente bello. Soprattutto se quella squadra ha prelevato un calciatore da una sorta di vuoto sportivo al Nottingham Forest dopo la parentesi all’Olympiacos. E, in aggiunta, anche se la tua società di appartenenza ha fatto il possibile per assecondare le, ripetiamo giustissime, ambizioni di cambiare squadra per incassare di più a sei mesi dai 30 anni, un’età decisamente non giovane per un calciatore.
C’est l’argent qui fait la guerre (il denaro fa la guerra). La massima napoleonica sembra sintetizzare la reazione di Tachtsidis, andato su tutte le furie per il trasferimento mancato. Come sancito ieri da Sticchi e Corvino, la comprensione per i ritorni personali non deve azzerare le esigenze di una società, di una dirigenza e di un territorio che da anni stanno compiendo sacrifici e sforzi enormi per battagliare in categorie adeguate. E su questo, signori, non ci piove.
Anche Tachtsidis fa parte di questi sacrifici. Il regista fu il simbolo dell’azzardo compiuto nell’inverno del 2019 per centrare la Serie A e, oggi, proprio su Tachtsidis, Corini voleva costruire il centrocampo del Lecce. Il lavoro, perché alla fine di quello stiamo parlando, è fatto di occasioni e scelte, ma anche del rispetto di regole. A tutti i livelli. E se la reazione di Tachtsidis non ha violato ancora dei provvedimenti, di certo, un po’, poteva essere espressa meglio, in altri luoghi e con altri toni.
Sticchi Damiani, Corvino e tutto il Lecce ha evidenziato anche la totale apertura al “ritorno” di Panos, un patrimonio tecnico e uno dei calciatori più di spessore nell’organico. Parlando da padri di famiglia, presidente e direttore tecnico hanno detto senza mezzi termini che le porte del Lecce sono apertissime ad ogni discussione e, seppur la reazione di pancia del greco abbia creato tensioni, c’è tanta voglia di lottare insieme verso l’obiettivo comune. Ma, come accade in ogni famiglia, senza incappare negli stessi errori e risolvendo i problemi nel chiuso delle proprie mura domestiche.
In ogni caso, lo ripetiamo per la terza volta, in un certo senso possiamo comprendere la sensazione di Tachtsidis, ma, appurata l’impossibilità oggettiva di realizzare il tutto (tempistiche, offerta al calciatore che ha indotto Corvino a denunciare il Dhamk alla Fifa), gli eventi vanno presi con razionalità e, soprattutto, RISPETTO. Quella parola che due giorni fa ha scatenato un polverone di cui, sinceramente, si sarebbe potuto fare a meno.
Stiamo facendo un bel casino per un giocatorino scarso e ridicolo in tutto.
Si potrebbe trovare un sostituto fra gli svincolati o far fare il play basso di centrocampo ad Henderson che ha fiato da vendere. Naturalmente il greco a giocare con la primavera.
Ricucire, per il bene di tutti, e a gennaio ognuno per la sua strada.
Corvino ,,,mi permetto di darle un consiglio,, TAXI via e fatte dare 2 cammelli in cambio,,, scherzi a parte BERTOLACCI DA SVINCOLATO SAREBBE LA SOLUZIONE ,,, CERTO DUE CALCIATORI DIFFERENTI IN TUTTO,,, MA CON HENDERSON IN MEDIANA ,,SI PUO,,,,
Deve essere trattenuto e poi messo fuori rosa. Che infame.
Si è allenato in piccolissima parte con il gruppo!! Se ci fosse stato jurlano quanti calci in culo gli tirava… una vergogna!
Vattene via non ti vogliamo neppure vedere mai più !
Tachtsidis vattene via dal nostro Lecce non abbiamo bisogno delle tue prestazioni molto discutibili
L’offerta era il doppio, non il quintuplo.
Voleva giocare coi beduini che lo ricoprivano di oro
Che lo risolvesse lui il contratto, pagando giustamente una penale, sti bambini viziati credono che gli sia tutto dovuto, questo è il centro della vicenda
Bastava pagare una penale, non per forza doveva tenere tutti i soldi per se. Gli arabi forse usano proporre offerte tutto incluso per cui c è anche la parte per lo svincolo del cartellino e lui e il suo procuratore hanno pensato che fossero tutti soldi di ingaggio. Stupidini.
Datti una regolata e rientra nei ranghi della società. Bisogna avere rispetto di chi t ha fatto resuscitare siete senza dignità. Vuoi andare via porta lì sordi no chiacchere.
Via da lecce subito.
Se fossimo una società con più soldi e più giocatori…..questo starebbe già a raccogliere paparine fuori rosa…
Indegno e irrispettoso verso chi gli ha pagato lo stipendio da serie A e lo ha risollevato dal fango.
Mica tanto legittima se sei sotto contratto. O li contratti valene carta igienica?
È un bel casino…ma non credo a tutto fino in fondo.
Se l’offerta fosse stata veramente plurimilionaria sarebbe stato sufficiente che il greco risolvesse il contratto pagando adeguatamente il Lecce e consentendogli di trovare un sostituto, sarebbero bastate anche delle promesse di pagamento.
Non credo che l’offerta fosse cosi faraonica come si sente dire.
Fatto sta che la sfiga è stata a monte quella di puntare sul greco e non su Petriccione sia perché quest’ultimo voleva partire sia perché il greco sembrava non avere mercato.
Amen. Se non si risolve la questione, e si può risolvere solo con i soldi, magari prolungando di un anno, ora siamo senza play.
Bell’articolo Gabriele De Pandis
Se tutti i tifosi dell’internet usassero il ragionamento prima degli insulti forse forse l’ambiente ne gioverebbe.
Articolo molto bello.. Non c’è che dire.. Però ti ricordo che siamo innanzitutto tifosi della nostra squadra.. Io non vedo insulti nei confronti del giocatore ma solo rabbia.
Rabbia perché noi magari ci sentiamo traditi da chi poco più di un anno fa faceva panchina nella serie B inglese.. E magari grazie anche al nostro tifo si è risollevato.. Da chi in un mese di lavoro guadagna come io guadagno in 2 anni.. Da chi fa sacrifici per pagare un abbonamento o andare in trasferta.
Capisco benissimo la sua aspirazione a guadagnare di più.. Ma la vita ha delle regole (almeno per noi comuni mortali).. Tra queste cito L’ONESTÀ la SINCERITÀ e il RISPETTO.
Quindi caro Panos guadagnati i tuoi oltre 500.000€ per quest’anno e poi vai oltre se vuoi.
Con RISPETTO.
Ormai la frittata è fatta. Farebbe bene la società a trovare un sostituto x gennaio