Il tecnico originario di San Giorgio Jonico è un doppio ex della sfida di domenica. Ne ha parlato ai colleghi de Il Resto del Carlino.
REGGIANA. “Mi piace come squadra, capisci subito che ha una proposta e un’anima, uno spirito combattivo notevole e sa riconoscere le difficoltà. Sotto il profilo della prestazione non si è mai tirata indietro. Lotterà in modo estenuante fino alla fine per salvarsi e mi auguro con tutto il cuore che ci riesca”.
SERIE B E LECCE. “E’ un campionato che si è sempre contraddistinto per il suo equilibrio. E’ lunghissimo e sempre difficile, quest’anno ancora di più. Forse solo l’Empoli ha dato più continuità alle prestazioni e alla proposta di calcio. Lo stesso Lecce, che è il prossimo avversario dei granata ed è una squadra molto forte, ha avuto tanti alti e bassi nel corso del suo cammino. Non è facile, con questo Covid è ancor peggio”.
COVID. “Dal punto di vista dell’allenatore è molto difficile svolgere il proprio lavoro di questi tempi. Provate voi ogni fine settimana a fare la formazione in base a positivi o negativi della vostra squadra o di quella avversaria. Fai i tamponi e poi devi prepararti il piano A, B e C a seconda dell’esito. Situazione surreale”.
CALCIATORE GRANATA. “Per me la Reggiana è stata un’esperienza fantastica e mi ha dato una formazione unica. Ero ormai alla fine della mia carriera da calciatore, ma ho avuto il privilegio di conoscere in profondità personaggi come Ancelotti e Lucescu, diventati icone mondiali. E poi Franco Dal Cin, uno che ha visto il futuro con vent’anni d’anticipo con lo stadio di proprietà. Anni bellissimi”.