L’ex tecnico del Lecce, intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, ha detto la sua sul calciomercato che prenderà il via tra poco dando qualche consiglio a Mauro Meluso.
Aldo Sensibile, dirigente sportivo ed ex Lecce in campo e in panchina, ha provato a tracciare la linea d’intervento che la società dovrà adottare in sede di mercato. Il 72enne, molto legato anche alle piazza di Ascoli e Brindisi, dove è stato rispettivamente allenatore e punto di riferimento in campo per molto tempo, esalta il lavoro fatto quest’anno dalla banda Liverani ma espone le criticità del futuro.
DIFFERENZA E RICETTA. “Tra la B e la A c’è una differenza enorme. Uso una battuta. Tra i cadetti si gioca a pallone, mentre nella massima serie si gioca a calcio. In ogni caso, penso che il Lecce disponga di una base niente male, che va potenziata con innesti mirati, quasi chirurgici, per irrobustire la squadra con elementi di affidamento”.
PARAGONI. “Per fare un esempio, ad Ascoli, in una situazione analoga, chiesi e ottenni l’acquisto di Brady, che fu determinante per la crescita anche dei debuttanti. Si creerebbe un bel mix con chi ha conquistato la promozione, ragazzi che venderanno cara la pelle. Così il Lecce avrebbe le carte giuste per giocarsi la salvezza anche contro squadre con budget lontani anni luce”.
FORZA. “Nel Lecce c’è grande sintonia tra il gruppo e mister Liverani. La formazione giallorossa ha proposto un ottimo calcio, senza dubbio di categoria superiore. Tenevano in pugno i match nonostante la rivoluzione dalla C alla B. Il gruppo si è dimostrato maturo in varie situazioni e proprio per questo sono del parere che servono pochi rinforzi ma mirati”.
PUNTO DI RIFERIMENTO. “Il pubblico? Darà una grossa mano. L’onda lunga dell’entusiasmo che ha circondato Mancosu & C. durerà. Il Via del Mare sarà il punto di riferimento per tutto il Sud Italia, dalla Puglia alla Calabria passando per Molise e Basilicata. I tifosi daranno una grande mano”.
