Le voci di mercato che hanno visto più di un club di A intrigato dal tecnico non hanno scalfito per nulla la voglia di costruire qualcosa di solido in giallorosso.

Non c’è mai stata una trattativa che potesse strappare Liverani al Lecce, ma le settimane passate, quelle successive al trionfo dei giallorossi in Serie B, non sono state del tutto tranquille per il tecnico. A braccetto con la gioia per un successo dai contorni epici è arrivato infatti il fisiologico occhio di alcuni club di A, rimasti non indifferenti dal gioco di Mancosu e compagni.

In particolare, esponenti delle dirigenze di Lazio e Sampdoria hanno contattato l’entourage del tecnico per sondare il terreno. Sondaggi che non possono essere altro che il giusto riconoscimento per lo straordinario cammino del Lecce. Sondaggi che, tuttavia, non cambiano la sostanza delle cose: il progetto di Liverani in giallorosso è in auge più che mai.

La storia d’amore tra il tecnico romano e una dirigenza con cui è andato da subito a costituire un tandem vincente non solo è destinata a continuare, ma lo farà con sempre più convinzione. A partire dal mercato, che in questo incipit si sta palesando come ragionato, organizzato nel dettaglio. Nessun passo più lungo della gamba, nessuna voglia di strafare.

La stessa pazienza tipica del palleggio e del gioco di Liverani, quando i portatori di palla seguono il copione in attesa del momento giusto per colpire. Passo dopo passo, il Lecce e il suo allenatore cercheranno così di migliorare e consolidarsi, senza dimenticare dalle ceneri da cui sono partiti. Una frase ripetuta come un mantra dal tecnico nel corso della stagione appena conclusa.

Una frase che sembra appartenere dalla nascita al Liverani regista, al Liverani allenatore. Frase simbolicamente stampata a fuoco nella storia di un Lecce che ha sempre fatto della consapevolezza della propria dimensione l’arma in più. Da quell’orgoglio di ciò che si è ha sempre trovato la forza per lottare, e spesso vincere, le battaglie più sofferte.

Ennesimo punto in comune tra il club salentino e il suo condottiero. Ecco perché questo connubio non avrebbe potuto mai interrompersi sul più bello.