L’ex capitano torna a Lecce dopo il 2010/2011 e descrive cambiamenti, conoscenze e vita da avversario
Andrea Rispoli si ripresenta al pubblico del Via del Mare e lo fa dopo 9 anni scegliendo la maglia numero 29, il giorno della sua nascita.
AMARCORD. “Per me è un ritorno. È stata un’annata difficile, abbiamo ottenuto una salvezza sul campo poi annullata con grande dispiacere. So che c’è un gruppo importante, una società sana, si fanno le cose con la testa. Bisognerà ripagare gli sforzi”.
IN SICILIA. “L’anno scorso sono stato un avversario. La banda Liverani veniva dalla C, c’era voglia di dimostrare qualcosa in B. L’organizzazione è fondamentale, la qualità che ha portato i risultati a lungo termine. Palermo è stata una parentesi importanti, sono cresciuto, ho sofferto, ho reagito alle difficoltà. Il dispiacere è tanto, le difficoltà sono state tante. Non aver fatto i playoff con una società con delle certezze
RUOLI. “Ho giocato la maggior parte delle volte terzino destro e quinto di centrocampo, sono i miei ruoli. Mi sono adattato in qualche partita ma è successo raramente. Ho giocato con Meccariello alla Ternana, conosco bene Mancosu e Lucioni anche fuori dal campo”.
SAN SIRO. “Se penso ai match contro l’Inter ricordo un mio gol, un tiro fortunoso deviato da Santon. Ho fatto atletica da solo a Palermo, i ritmi sono diversi, come lavori e carichi. Si valuterà sul campo”.
VENA REALIZZATIVA. “Il gol fa piacere ma io voglio dare un contributo alla squadra. Segnare per me non è fondamentale, se è bene arriva, poi logicamente uno ci prova sempre. Il record di 6 centri? Vedremo…”