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Il coraggio di Liverani: “Vogliamo creare problemi con il gioco”

Il tecnico giallorosso parla prima dell’esordio a San Siro del suo Lecce, ha voglia di stupire e parla anche lui del sogno azzurro per uno dei suoi giocatori.

SQUADRA –Ho recuperato gli infortunati, sicuramente vanno gestiti, dobbiamo capire come vogliamo iniziare la partita. Dobbiamo andare lì avendo un’identità, proveremo a giocare a calcio, dobbiamo vedere quanto riusciremo a farlo. Oggi dire quello che andremo a fare è difficile, lo scopriremo con il tempo. Non credo però che la nostra identità definitiva arriverà dopo le prime dieci di campionato. Sappiamo il nostro percorso, questa è la prima di trentotto tappe, pensiamo al traguardo che è la salvezza che vogliamo raggiungere con la nostra identità e le nostre certezze”.

SISTEMA DI GIOCO – Contro la Salernitana abbiamo giocato con il 3-5-2 negli ultimi minuti. Quello che conta è il coraggio e il modo in cui si sta in campo. Andiamo a San Siro consapevoli di dover soffrire. Mi farebbe però piacere che nel corso di questa sofferenza riuscissimo a creare dei problemi agi altri con giocate e ripartenze. Sicuramente ci saranno delle difficoltà, ma mi auguro che in tanti abbiano quello spirito di rivalsa per capire se su questo palcoscenico ci possiamo stare”.

INTER – Sono costruiti per lottare per obiettivi importanti, con una società e un allenatore che sono sulla strada per competere con i primi 10 o 12 club internazionali. Hanno voglia di primeggiare ovunque. Anche loro però sono all’inizio del percorso, ecco perché dare un giudizio sull’Inter è difficile e sarà un banco di prova per tutti”.

DIFFERENZE – “Rispetto al passato questa Serie A è diversa, questa me la sono conquistata. Ritrovo l’Inter con più consapevolezza di quello che oggi è il mio ruolo. Quella volta con il Genoa era tutto diverso, c’era una squadra in fase di ristrutturazione”.

EMOZIONI – Io mi emoziono sempre, sia a San Siro che a Pagani perché ho una grande passione. Andare a San Siro è fantastico, ma io provo sempre le stesse sensazioni fin dall’oratorio, mi piace sempre misurarmi in campo”.

SOGNI – Questo è un sogno realizzato con il lavoro e l’impegno quotidiano. Oggi è cambiato un po’ tutto, io ho raggiunto la nazionale con il lavoro dopo 24 partite. Mi auguro che qualcuno dei miei ragazzi possa arrivare in azzurro, anche perché oggi si guarda anche alle altre squadre. Falco ha le qualità per poterlo fare ma deve essere continuo”.

 

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