
Lecce-Hellas Verona, le pagelle dei giallorossi: Rossettini è l’unico a tenere bene dietro. Il centrocampo è irriconoscibile.
Gabriel 6,5 – Si riscatta, al netto del risultato finale, della pessima prova d’esordio a San Siro. Nel primo tempo è lui a tenere in piedi un Lecce irriconoscibile con almeno due parate decisive. Appare incolpevole sul gol vittoria di Pessina
Benzar 5,5 – Non un esordio da sogno per il rumeno. Sempre in difficoltà dietro, alza quella che sarebbe stata un’insufficienza netta con un paio di cross molto interessanti. Soprattutto nel finale di primo tempo con Mancosu a un soffio dal gol
dal 14′ st Rispoli 5,5 – Entra in campo e sembra avere una marcia in più rispetto al romeno. In realtà crossa peggio e anche dietro non è che sia una garanzia
Lucioni 5,5 – Ha fatto meglio al Meazza. Il fatto che il Verona giochi senza punti di riferimento in avanti lo spiazza, e il risultato è la sofferenza su Tutino e Zaccagni. Tiene botta fino al gol, che arriva dalle sue parti
Rossettini 6 – Il migliore della difesa di Liverani. Fisicamente è meno vispo degli altri per caratteristiche, ma è giocatore di A e si vede, perché riesce senza eccessivi patemi a mantenere alta la testa su dinamici attaccanti gialloblu. Non riesce però a mettere pezze dove servirebbero
Dell’Orco 5,5 – A sorpresa titolare, Liverani lo schiera probabilmente per dare maggior copertura
dal 37′ st Calderoni sv
Majer 5,5 – E’ il più attivo di una mediana del Lecce troppo brutta per essere vera. E troppo lenta, soprattutto, tant’è che lui sembra andare il doppio rispetto a Tachtsidis e Shakhov. Vanifica una prova positiva con un paio di errori grossolani, come il gol che si mangia ad inizio ripresa
Tachtsidis 5,5 – Se il centrocampo del Lecce viaggia a giri bassissimi è anche colpa sua. Troppi errori, troppa lentezza, poche idee. I lampi di classe non mancano, ma quest’oggi serviva molto di più
Shakhov 5,5 – Gettato nella mischia dal primo minuto, non ha grande sintonia con i compagni. I mesi di ritardo nella preparazione si fanno sentire tutti. Una conclusione sporca ed un paio di buoni appoggi nel suo match
dal 20′ st La Mantia 6 – Mister Liverani ha coraggio nel buttarlo nella mischia per alzare l’altezza del suo attacco. E il Verona abbassa notevolmente il suo raggio d’azione, impaurito dalla stazza del laziale che duetta bene con i compagni. Trovato lo svantaggio, ci prova due volte di testa senza fortuna
Mancosu 5,5 – La sua gara è un’altalena continua. Poco dopo il calcio d’inizio si guadagna una punizione interessante per fallo di Kumbulla, poi sparisce, poi prima dell’intervallo sfiora il gol del vantaggio. Anche la ripresa è un saliscendi di emozioni, fino al gol sfiorato al novantesimo che grida ancora vendetta
Falco 5,5 – Dopo aver fatto tremare San Siro, è incredibilmente e sorprendentemente latitante. Dal suo piede nascono i colpi di testa di Lucioni e Lapadula, due tra le occasioni più nitide per il Lecce. Poco o nulla per uno come lui, facilmente controllato da Gunter e Lazovic
Lapadula 5 – Non vogliamo certamente indicarlo come il colpevole del ko, ci mancherebbe. Oggi, però, ci mette davvero soltanto l’impegno. Il risultato sono un paio di occasioni mancate ed una quantità industriale di pasticci offensivi
All. Liverani 5 – Il tecnico è lo sconfitto numero 1 dell’esordio casalingo del Lecce. Un Lecce irriconoscibile, che fa molto peggio rispetto all’esordio di San Siro. Idee poche, gioco zero, solo lanci lunghi, palle alte, un possesso palla mai visto così basso in tre anni. Sconfitta giustissima. Un po’ tutti dalle parti del Via del Mare si augurano si sia trattato solo di un brutto scherzo giocato dall’emozione
