Il tecnico ha parlato alla vigilia di Lecce-Napoli, partita che inaugurerà il ciclo di tre match in una settimana con Spal e Roma. Ci potrebbero essere novità e numerose idee per contrastare i partenopei.
Fabio Liverani analizza con attenzione ogni aspetto del difficile match che si prospetta domani al Via del Mare.
INFORTUNATI. “In infermeria ci sono solo Meccariello e Dell’Orco, in via di guarigione. Fiamozzi è fuori lista e ci metterà molto per recuperare dall’infortunio. Noi non abbiamo ad oggi la consapevolezza di avere una squadra unica. Chi ha giocato ha fatto bene e chi è entrato ha fatto bene. Potrei cambiare qualcosa viste le tre partite in settimana”.
PUNTI DI FORZA. “Da parte del Napoli hanno tante opzioni di collettivo e individualità. Di certo non lo scopro io, hanno battuto i campioni d’Europa ci sarebbe poco da dire. Ci saranno momenti in cui subiremo tanto, dobbiamo difenderci bene e essere cattivi quando andiamo a prenderli alti”.
OCCHIO ALL’AVVERSARIO. “Guardiamo sempre l’avversario, in B come in A. L’infrasettimanale a novembre è diverso da quello di settembre. Vanno fatte più osservazioni, bisogna vedere chi può giocare una partita, chi può giocarne due e chi deve giocarne tre. Fare recupero-rifinitura-recupero porta grande attenzione. Bisogna essere bravi a livello mentale”.
ANTI-NAPOLI. “Le verticalizzazioni del Napoli? Non dobbiamo lasciare l’uno contro uno sugli esterni, dobbiamo affrontarli con raddoppi e scalate. Giocano molto sulla conoscenza e sugli automatismi individuali. Esempio Mertens, Insigne e Callejon sono insieme da anni e sanno ogni cosa. Non dobbiamo concedere la profondità e raddoppiare. Il Napoli ha palleggio, fisicità, ha tutto. Ripeto, fermarmi troppo sul Napoli è scontato”.
OBIETTIVO. “Dobbiamo continuare la strada intrapresa col Torino. Cercare di saper soffrire, essere compatti. Se non siamo compatti possiamo limitare il Napoli e qualche volta possiamo far male giocando alle spalle. Sarà una partita di grande sacrificio fisico, mentale e tecnico”.
PERICOLO. “Se sbagliamo tecnicamente in uscita, è pericoloso. Il Napoli opera anche un’ottima pressione”.
BABACAR. “È in crescendo, è un giocatore che sa fare tutto, deve essere spronato a fare tutto. Credo che il suo atteggiamento quest’anno è finalizzato al grande riscatto. Soffre, lavora con abnegazione. Lo aspettiamo e per lui, come per gli altri, in queste tre partite ci sarà spazio”.
SHAKHOV. “È un’idea. È un giocatore intelligente che sta crescendo in condizione fisica. Ha empatia tra le linee con gli altri e nel palleggio. Possono giocare quasi tutti dall’inizio, farò delle valutazioni partita per partita. Imbula? No, non può giocare dall’inizio. Mancosu? Potrebbe. In 12-13 non si può giocare. Devo ricevere il 100percento da tutti”.
LUCIONI-ROSSETTINI. “Sono molto soddisfatto di come lavorano, di come non hanno saltato un minuto dal ritiro. Per età, continuità, impegno e qualità sono da prendere come esempio. Dal lunedì alla domenica, in questo momento, non hanno perso nulla. È una buona coppia di difesa, conoscono i propri difetti e nascondono con le qualità. Hanno avuto un po’ di tempo, e per ora il campo ci ha dato un pochino di ragione. Ora, insieme a Meccariello e Riccardi mi danno buone garanzie di sostenibilità del campionato”.
RICORDI DEL NAPOLI. “Non ho affrontato tantissimo il Napoli, loro ebbero i problemi societari dopo i miei primi anni. La piazza stimola. Ricordo il primo Napoli-Perugia, entrare nel San Paolo, lo stadio di Maradona. Quella partità finì 0-0 e in quella zona giocava Edmundo. Nel 1992 ho fatto un anno di settore giovanile a Napoli, l’allenatore della prima squadra era Ranieri”.