Poco da recriminare sul piano della preparazione della partita, ma tanto da dire sulle individualità. E’ questa la sintesi del pensiero di Fabio Liverani

Fabio Liverani commenta con tranquillità mista ad amarezza la sconfitta casalinga patita con il Napoli. Nelle parole raccolte da DAZN spicca il “disinteresse” per il punteggio finale. Il tecnico pone l’accento sui fondamentali sbagliati dai suoi e su ciò che è mancato.

FILOSOFIA. “Le batoste lasciano il tempo che trovano. 1-0 o 4-1 cambia poco. La squadra ha fatto 20 minuti buoni, abbiamo preso un gol su doppio rimpallo e abbiamo sbagliato molto le ripartenze a palla a terra”.

ERRORI. “Tachtsidis non può perdere il contratto con Zielinski. Alludo al contrasto sul primo gol. Il secondo gol è un rigore ineccepibile, mi auguro di vedere così tanti rigori ripetuti. Abbiamo preparato la partita bene, ma Tabanelli ha sbagliato la marcatura su Ruiz che è tutto mancino. Con l’esperienza si cresce. Non eravamo fenomeni prima e non siamo brocchi ora”.

PIANI. “Ho preparato il match con due esterni per non prendere ripartenze, nel palleggio Falco e Farias dovevano darci di più per far risalire le mezzali. Dobbiamo essere più bravi e gli episodi hanno messo la partita in discesa per il Napoli. La partita va giocata gestendo il pallone”.

DELUSIONE O ALTRO. “Mi aspettavo più personalità tecnica, vorrei che la squadra avesse meno tarli palla al piede, bisogna cercare la giocata e il dribbling. Mi rammarico quando facciamo errori per questione di ansia. La squadra ha ribattuto colpo su colpo, ci poteva essere un po’ più di personalità ecco”.

La discussione si è poi spostata in sala stampa, dove Liverani ha analizzato la prestazione e ha parlato dei complimenti ricevuti da Ancelotti.

GIUDIZIO. “Credo che siamo partiti bene, organizzati abbiamo concesso poco. Avevamo la forza per ripartire. Oggi era fondamentale il palleggio una volta conquistata palla, ma dopo venti minuti abbiamo sbagliato tantissimo. Il Napoli ha recuperato in uscita su un errore nostro e, senza esagerare, è inaccettabile il contrasto”.

CRESCITA. “Il Napoli ha meritato la vittoria, potevamo fare meglio tecnicamente. Mi dispiace la gestione tecnica, non tanto la voglia, il coraggio, la corsa. Fa tutto parte della crescita e del percorso che dobbiamo fare”.

UN UOMO NON CAMBIA. “Se entriamo nella scelta dell’individuo questo è il più grosso errore da fare. Babacar e Lapadula ci saranno utilissimi. Farlo giocare oggi contro Kolulibaly e Maksimovic sarebbe stato difficile da recupera. La scelta è stata per limitare gli esterni, ma, ripeto, abbiamo sbagliato il palleggio. Questa squadra può fare bene nella totalità”.

DETTAGLI E SINGOLI. “Ci lavoriamo tutta la settimana. Prepariamo, scriviamo, vediamo video, guardiamo il piede. Va memorizzato e va tenuto conto tutto nel campo. Se sono dentro la partita e sul centrodestra devo sapere che Fabian Ruiz è sinistro. Quando giochi con calciatori che hanno qualità minore, si può mascherare. Mentre, quando ci sono calciatori di grandissima qualità, non vieni perdonato”.

GAP. “Abbiamo gap da dover colmare nel campionato. Cerco di essere equilibrato possibile. Non siamo una squadra da buttare, dobbiamo lavorare tanto e con attenzione negli allenamenti. Questo fa la differenza”.

INTER E NAPOLI. “Non ho incontrato la Juve quindi non so. Sono squadre forti ma con qualità differenti. L’Inter ha fisicità, il Napoli ha più armi mentre i neroazzurri sono nuovi e si stanno costruendo con impeto e aggressività. La Juve è ancora superiore ma mi auguro che il gap con le altre si sia accorciato”.

ANCELOTTI. “Ci siamo incontrati mentre giocavo in una Lazio discreta e lui allenava un Milan stratosferico. C’è stima. È un vincente, non ha bisogno di essere esuberante ed è umile e tranquillo. Gli auguro di poter raggiungere gli obiettivi. Mi è simpatico lui, come mi son simpatici Sarri e Conte. Ho obiettivi troppo lontani da loro”.