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Lecce-Cagliari vista da Jeda: “Il peggior avversario possibile per i giallorossi”

jeda

Il brasiliano, in Sardegna dal 2008 al 2010 prima di due stagioni leccesi, ha raccontato le sue sensazioni in vista della partita di domenica. Si prevede un Cagliari arrembante, ma i salentini non dovranno perdere di vista la loro identità.

ESALTAZIONE. Jeda esalta il momento dei rossoblù: “In questo momento, il Cagliari è il peggior avversario che potesse toccare al Lecce. I sardi giocano bene e hanno inanellato ottimi risultati, tanto da issarsi nelle zone nobili della classifica con un’entusiasmo incredibile. I perché? Hanno fatto una campagna acquisti di primo’ordine che sta dando i frutti sperati. Il centrocampo, solido ed esperto, è il reparto migliore, ma ci sono elementi di spessore in difesa e attacco. I migliori? Nainggolan e Joao Pedro su tutti, ma anche Nandez, Pellegrini, Olsen, Pisacane e Simeone non sono da meno”.

LECCE. “La squadra di Liverani ha obiettivi diversi e il rendimento è finora in linea con il traguardo-salvezza. Nel Salento si cerca di stare in corsa fino alla fine per poi giocarsi al meglio le proprie carte. Ho visto il Lecce e sta crescendo di continuo. Chi veniva dalla B si è fatto trovare pronto dopo qualche prova a luci e ombre”.

RESTARE UNITI. “Guai a perdere palla in uscire prestando il fianco alle ripartenze del Cagliari. I sardi, in attacco e a centrocampo, dispongono di elementi validissimi, abili tecnicamente e veloci. Stessa cosa per il pressing: andrà fatto senza lasciare sguarnita la retroguardia. Liverani saprà dare le sue indicazioni e non rinuncerà a mettere in difficoltà la difesa rivale, come del resto si è fatto anche contro le big del torneo”.

CHE PARTITA SARA’. “Divertente, spettacolare, ricca di emozioni. Le due squadre sono abituate a giocare a viso aperto nel tentativo di superarsi. Sarà un incontro aperto a ogni risultato”.

RICORDI. “A Cagliari sono stato benissimo militando stabilmente in A. Quando ho lasciato la Sardegna per il Salento ho capito che mi sarei trovato altrettanto bene. La stagione della permanenza in A è stata fantastica, come anche i primi mesi in Lega Pro. All’odissea finale, invece, meglio non pensare”.

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