Giallorossi in calo e in difficoltà nelle ultime uscite. La società non si è nascosta: niente rivoluzioni, ma si interverrà sul mercato.

Messo momentaneamente da parte il calcio giocato, in questi giorni sarà il mercato invernale il grande protagonista. Soprattutto al Lecce, squadra che ha dimostrato di avere le potenzialità per mantenere la categoria ma anche criticità di diversa natura da risolvere per non sprecare l’opportunità-salvezza. Il tutto confermato dalle parole pronunciate in questi giorni da Sticchi Damiani e Meluso. Ma cosa serve, esattamente, ai giallorossi?

Il parco portieri è l’unico reparto che non verrà toccato in entrata, al contrario della difesa che è quello più messo in discussione. I granchi presi sulla destra potrebbero essere brutti ricordi con l’acquisto, già formalizzato, di Giulio Donati. Arriverà sicuramente un difensore centrale, primo obiettivo di mercato. Di quelli di qualità ed esperienza, pronti a prendersi da subito responsabilità e leadership in una retroguardia in piena crisi.

Meno certo, ma servirebbe, un terzino sinistro abile dietro pronto ad alternarsi a Calderoni. Il 27 giallorosso ha dimostrato spiccate doti offensive, diventando uno dei difensori goleador della Serie A, ma clamorose falle dietro. Con un Dell’Orco che Liverani non vede tantissimo, l’idea di cercare il colpo magari da alternare a Calderoni a seconda della tipologia di match non sarebbe male. Così come quella, eventuale, di inserire un’alternativa valida, giovane ed ulteriore tra i centrali qualora Riccardi dovesse partire e Meccariello non recuperare a breve dall’infortunio.

A centrocampo si cercherà un centrocampista di quantità e intensità, quella che non ha dato per svariati motivi Imbula. Il ds Meluso è già al lavoro per cercare un elemento pronto da subito a battagliare in mezzo al campo, dove il Lecce non ha sfigurato certo mancando però di personalità in alcuni momenti cardine. Quelli, in pratica, in cui c’era da metter da parte il fioretto e agire di sciabola.

Punto interrogativo sulla trequarti, ruolo chiave per il modulo di Liverani. Lì ci sarebbero Mancosu e Shakhov, ma abbiamo visto come per il sardo sia fisicamente impossibile reggere una squadra per un intero girone. E, soprattutto, come l’ucraino sia troppo scostante e mancante della giusta mentalità, pur vantando qualità accettabili. La sorpresa in entrata potrebbe dunque arrivare proprio tra le linee.

Capitolo a parte per l’attacco. In teoria sarebbe il reparto più forte, numeri alla mano. In pratica tanti gol sono arrivati anche da difesa e centrocampo, e tutti i giallorossi in avanti hanno mostrato fasi alterne di grande difficoltà. Non dovrebbero comunque esserci movimenti. Questo al netto di partenze importanti, e una di queste potrebbe essere La Mantia.

L’attaccante di Marino, richiestissimo in Serie B, potrebbe lasciar spazio ad un profilo di età avanzata e di mole importante, pronto a risolvere le fasi-clou dei match. Questa è però, tra quelle elencate, l’ipotesi più remota.