Si è chiuso un altro periodo di storia giallorossa. Dalla salvezza con De Canio nell’ormai lontano 2011 al tripudio promozione dello scorso 11 maggio, questi 10 anni resteranno nella memoria di tutti anche per le sei (lunghe) stagioni in C. Vi chiediamo di schierare la top formazione del decennio.
Nella scelta delle formazioni anno per anno, abbiamo tenuto conto sia della cifra delle presenze finali in stagione, sia del peso specifico che effettivamente il calciatore ha avuto nell’economia del torneo.
Per dare un ventaglio di scelta più ampio, oltre all’undici titolare, abbiamo poi schierato una panchina “mista” tra la tradizionale (scelta per 1 portiere e 2 giocatori di movimento a reparto) e quella moderna: oltre al dodicesimo, 3 difensori, 3 centrocampisti e 3 attaccanti.
2010/2011
La salvezza raggiunta sul campo con De Canio resta indimenticabile, nonostante gli sviluppi extracalcistici seguiti a Bari-Lecce 0-2. Il tecnico di Matera bissa la promozione dell’anno prima e, con un rendimento costante caratterizzato da un finale importante, regala grandissime emozioni ai tifosi. Indelebili le vittorie al Via del Mare, dove non passano neanche Inter e Milan, contro Juventus e Napoli. Il gol mozzafiato di Chevanton ai partenopei arriva nel giorno di Genoa-Sampdoria 2-1, quando Boselli affossa i doriani.
La formazione (4-4-2): Rosati; Tomovic, Fabiano, Gustavo, Mesbah; Vives, Giacomazzi, Munari, Olivera; Corvia, Di Michele. A disposizione: Benassi, Brivio, Donati, Ferrario, Piatti, Coppola, Bertolacci, Chevanton, Jeda, Ofere. All. De Canio
2011/2012
La famiglia Semeraro proclama l’autogestione e Carlo Osti affida all’esordiente Di Francesco una squadra a costo zero. DiFra non ingrana, mentre Cuadrado e Muriel sono la benzina che, nel motore revisionato da Cosmi, dona speranze nel girone di ritorno. La rimonta però si ferma sul più bello e il Lecce saluta la Serie A con il calo iniziato nella sconfitta casalinga col Napoli. Nel finale le preoccupazioni sono date dallo scoppio dello scandalo scommesse.
La formazione (3-5-2): Benassi; Oddo, Tomovic, Esposito; Cuadrado, Giacomazzi, Blasi, Bertolacci, Brivio; Muriel, Di Michele. A disposizione: Julio Sergio, Ferrario, Carrozzieri, Miglionico, Obodo, Strasser, Delvecchio, Corvia, Ofere, Bojinov. All. Di Francesco/Cosmi
2012/2013
Il Lecce sprofonda di due categorie e si ritrova in C, dove mancava dal 1995/96. La famiglia Tesoro rileva la squadra e, all’inizio, sembra una passeggiata. La formazione di Lerda macina punti e distacco sulle inseguitrici del Girone A, ma poi il meccanismo s’inceppa. Non bastano le cure Toma prima e Gustinetti poi all’alba dei playoff. Una squadra stanca è punita dal Carpi nella finale promozione in uno dei giorni più tristi della storia recente.
La formazione (4-2-3-1): Benassi; Vanin, Esposito, Diniz, Tomi; Giacomazzi, De Rose; Falco, Bogliacino, Chiricò (Memushaj); Foti. A disposizione: Bleve, Di Maio, Fatic, Ferrario, Martinez, Pià, Zappacosta, Jeda, Chevanton. All. Lerda/Toma/Gustinetti
2013/2014
I Tesoro portano i salentini Miccoli e Moriero in giallorosso, ma l’allenatore delude e lascia il posto al Lerda-bis con il Lecce a 0 punti. La squadra si rialza, battaglia fino alla fine con Perugia e Frosinone nella regular season, ma poi, nei playoff, dopo aver battuto il Benevento, s’arrende ancora all’ultimo gradino. Dopo il Carpi, sono i ciociari a gioire nel 3-1 della finale di ritorno (andata 1-1). Il palo di Beretta colpito al Matusa, con il Lecce già in vantaggio, griderà vendetta per anni.
La formazione titolare (4-4-2): Perucchini; Diniz, Martinez, Vinetot, Lopez; Ferreira Pinto, Salvi, Papini, Doumbia; Miccoli, Beretta. A disposizione: Caglioni, Sales, D’Ambrosio, Abruzzese, Melara, Amodio, Bogliacino, Bellazzini, Barraco, Zigoni. All. Moriero/Lerda
2014/2015
La peggiore stagione del decennio si conclude con il Lecce in lacrime a Lamezia dopo il 2-2 che rende vani anche i playoff. La Salernitana domina il campionato caratterizzato dal definitivo addio di Franco Lerda, autore di un dicembre choc con le sconfitte con Foggia, Martina e Ischia. Dino Pagliari, soluzione di ripiego, prova a riordinare le idee, ma lascia dopo 8 punti in 5 partite. Alberto Bollini conclude il campionato con una squadra incerottata e con Miccoli sempre meno incisivo.
La formazione (4-2-3-1): Caglioni; Mannini, Diniz, Abruzzese, Lopez; Salvi, Papini, Sacilotto; Lepore, Moscardelli, Doumbia. A disposizione: Scuffia, Martinez, Beduschi, Vinetot, Di Chiara, Filipe, Bogliacino, Della Rocca, Carrozza, Miccoli. All. Lerda/Pagliari/Bollini
2015/2016
La cordata salentina rileva la squadra e si respira un nuovo entusiasmo. Asta fallisce la chance in panchina e il tosto Piero Braglia dà la giusta quadra alla squadra, che però non riesce ad agganciare il Benevento capolista, sfiorando soltanto la testa della classifica. Si vive il primo round dei duelli persi con il Foggia. I dauni trionfano nella semifinale play-off e il tecnico toscano lascia i salentini.
La formazione (3-4-3): Perucchini; Alcibiade, Cosenza, Abruzzese; Lepore, Papini, Salvi, Legittimo; Curiale, Moscardelli, Surraco. A disposizione: Bleve, Camisa, Liviero, Freddi, Suciu, De Feudis, Vecsei, Doumbia, Carrozza, Diop. All. Asta/Braglia.
2016/2017
E’ ancora Lecce-Foggia nel Girone C di Lega Pro. I rossoneri la spuntano alla lunga sulla formazione di Padalino. Il punto di rottura sarà proprio lo scontro diretto dello Zaccheria nel girone di ritorno. Il tecnico incassa l’esonero, si torna alla leccesità con Roberto Rizzo in panchina, ma con l’Alessandria ai playoff i calci di rigore risulteranno fatali.
La formazione (4-3-3): Perucchini; Lepore, Giosa, Cosenza, Ciancio; Costa Ferreira, Arrigoni, Mancosu; Pacilli, Caturano, Torromino. A disposizione: Bleve, Contessa, Vitofrancesco, Drudi, Agostinone, Tsonev, Maimone, Fiordilino, Doumbia, Marconi. All. Padalino/Rizzo
2017/2018
Rizzo lascia dopo la sonora sconfitta di Catania e a Lecce arriva la scommessa Liverani. Una serie positiva di 15 risultati utili spinge il Lecce in alto, più in su delle concorrenti Catania e Trapani. Il finale è da brividi con il calo primaverile, ma il gruppo si spinge oltre l’ostacolo e festeggia la tanto agognata Serie B con una giornata d’anticipo.
La formazione (4-3-1-2): Perucchini; Lepore, Marino, Cosenza, Di Matteo; Costa Ferreira, Arrigoni, Armellino; Mancosu; Caturano, Di Piazza. A disposizione: Chironi, Ciancio, Drudi, Riccardi, Legittimo, Tsonev, Tabanelli, Torromino, Saraniti, Dubickas. All.Rizzo/Maragliulo/Liverani
2018/2019
L’anno più bello, forse il simbolo del decennio che si va a concludere. Liverani resta in sella e il duo Sticchi Damiani-Meluso mette in piedi una squadra che sorprende gli addetti ai lavori di mese in mese. Dalla salvezza tranquilla a qualche soddisfazione in più si arriva in inverno a sorridere e in primavera a sognare addirittura la Serie A diretta. Il tecnico ripone fiducia nel suo credo e nei suoi ragazzi: Falco diventa una star, La Mantia segna gol a grappoli e il simbolo, forse più di Lecce-Spezia tripudio, è la vittoria contro il Brescia decisa da Tabanelli, un oggetto misterioso in C.
La formazione (4-3-1-2): Vigorito; Venuti, Lucioni, Meccariello, Calderoni; Petriccione, Tachtsidis, Scavone; Mancosu; Falco, La Mantia. A disposizione: Bleve, Fiamozzi, Marino, Riccardi, Haye, Tabanelli, Majer, Arrigoni, Palombi, Dubickas. All. Liverani
2019/2020
L’anno in corso. Meluso puntella la squadra cercando di esportare il credo dei senatori della promozione e, a fine anno, il Lecce è a quota 15 punti.
La formazione (4-3-1-2): Gabriel; Rispoli, Lucioni, Rossettini, Calderoni; Petriccione, Tachtsidis, Majer; Mancosu; Falco, Lapadula. A disposizione: Vigorito, Meccariello, Dell’Orco, Riccardi, Imbula, Tabanelli, Shakhov, Babacar, Farias, La Mantia.
La formazione di CalcioLecce (4-3-1-2): Gabriel; Lepore, Lucioni, Cosenza, Calderoni; Cuadrado, Giacomazzi, Papini; Mancosu; Moscardelli, Di Michele. A disposizione: Perucchini, Tomovic, Mesbah, Diniz, Arrigoni, Petriccione, Bogliacino, La Mantia, Miccoli, Falco. Allenatore Fabio Liverani
Commentate??a censura siete alla pari di carulli..sparirete pure voi..
A cosa fa riferimento, gentile lettore? Nessuno di noi ha mai rimosso un commento che non contenesse offese verso cose o persone.
Le squadre delle ultime due stagioni in A di inizio decennio erano molto più forti di questa, basta leggere i nomi. D’altra parte anche le disponibilità finanziarie erano diverse. E pensare che c’è addirittura gente che sta chiedendo la testa di Liverani…
Io ci avrei infilato anche Moscardelli
Gabriel…
E niente… fa già ridere così.
L’ultimo anno di rosati o il primo di Benassi sono totalmente di un altro livello