Il terzino scuola Inter ha inaugurato ieri la seconda esperienza con il Lecce. Una buona partenza, qualche chiusura e difficoltà alla fine.
Giulio Donati torna a militare nel Lecce e lo fa dopo il lungo percorso di avvicinamento iniziato con l’aggregazione al gruppo dello scorso novembre e proseguita con il tesseramento e annesso inserimento in lista, al posto del partente Benzar, prima di Lecce-Bologna, dove è stato in panchina.
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Il nuovo numero 7 ha scalzato ieri Rispoli dopo la sosta riprendendosi la maglia da laterale destro già vestita nel 2010/2011. L’altra analogia con il passato riguarda Stefano Okaka, avversario ieri come il 6 gennaio 2011 in Lecce-Bari 0-1 decisa proprio da un suo gol. Il risultato, purtroppo per il Lecce, è stato lo stesso, ma Donati esce dalla partita con buoni segnali fatti vedere ai tifosi pur, probabilmente, nel punto più basso della stagione.
L’ex Mainz ha cominciato la sfida in modo arrembante, spingendosi con più forza in avanti rispetto agli interpreti di quel ruolo. Qualche cross interessante ha anche spaventato il trio di corazzieri dell’Udinese Nuytinck-Troost-De Maio, ma senza convertirsi in assist. La ricerca della giocata giusta, trovata con ottime percentuali, ha fatto ben sperare la retroguardia giallorossa.
Nella ripresa, però, Donati ha sofferto la fisicità dell’Udinese e, rimanendo perlopiù dietro per contenere meglio, è andato in affanno sulle azioni orchestrate da De Paul, pronto a mettere in movimento attaccanti e centrocampisti anche dalla sua zona.