Calcio Lecce
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Una domenica in difesa: più sacrificio, concentrazione e palle…gol

Il Lecce ha raccolto l’esaltante pari alzando l’asticella dell’intensità in campo. Pulizia su molti attacchi avversari, singoli on fire soprattutto dietro e, nonostante il cambio di schieramento, un giusto numero di occasioni contro la formazione di Conte.

La nostra analisi tattica di Lecce-Inter 1-1 non può prescindere dall’esaltazione di concetti forse calcisticamente astratti, ma apparsi nitidi ieri sul rettangolo verde del Via del Mare. Probabilmente, pochi supporter, facenti parte della corrente più ottimistica, avrebbero pensato di lasciare lo stadio con soddisfazione per un pareggio meritato nonostante la differenza dei valori in campo.

FOTOGRAFIA. Al di là degli aspetti che, ovviamente analizziamo nel nostro consueto appuntamento, la premessa è d’obbligo. Una delle fotografie più belle del segno X contro l’undici di Conte è la cattiveria agonistica di centrocampisti e terzini intenti a raddoppiare i calciatori in maglia verde acqua. Non è un caso che le prestazioni più esaltanti dei singoli arrivino, oltre che da capitan Mancosu, da Donati, Deiola, Petriccione e Rispoli, lottatori delle zone medio-basse del rettangolo verde.

LA MOSSA LECCESE. Il passaggio al 5-3-2 è stata la novità principale della domenica. Niente 4-3-1-2 dal 1′ e niente ricerca di aggressione alta al più quotato avversario. Con l’aggiunta del terzo centrale si è deciso di dare più tranquillità a Lucioni e Rossettini, non esposti agli 1 contro 1 con Lautaro e Lukaku, in ogni caso pericolosi già in avvio. Chiudendo a doppia mandata il centro, la strategia degli ospiti di far transitare quasi sempre il pallone agli esterni Candreva e Biraghi, nel tentativo di stanare l’avversario, ha prodotto perlopiù cross. Sui palloni alti, ha giganteggiato proprio Rossettini, che merita un ampio plauso per la freddezza e l’attenzione mostrata ieri nella guida del reparto arretrato.

LE OCCASIONI INTERISTE. Nel primo tempo formazione di Conte si è presentata al tiro in tre occasioni, di cui due pericolosissime. Il diagonale in avvio di Lukaku e il palo di Brozovic hanno fatto tremare i tifosi del Lecce, appigliatisi a Gabriel sia nell’altra doppia palla-gol del 77 croato e nelle innumerevoli uscite con perfetto tempismo. Spesso si esaltano i grandi interventi, ma il portiere del Lecce è stato importantissimo per la pulizia in questi interventi d’ordinaria amministrazione o poco più che hanno instillato ancor più sicurezza alla prima linea.

…E GLI ERRORI. Fallito il bersaglio grosso in questi episodi (poco per una big del campionato decisa a sovvertire le gerarchie in vetta?) il motore dell’Inter si è ingolfato e la principale mancanza ha investito la velocità delle giocate nel traffico degli ultimi metri. Ad alti livelli, spesso se non sempre, la differenza è data dalla velocità di esecuzione, e ieri, fatte salve delle sponde Lukaku-Lautaro, troppo spesso si è rinculato nei cross prima menzionati per incapacità di strappare le maglie della difesa leccese.

I TENTATIVI OFFENSIVI. Visto che la natura del Lecce è sempre propositiva, anche in domeniche così arroccate non sono mancate le occasioni. Petriccione, sontuoso in chiusura a dar fastidio mentre l’Inter cercava di costruire in zone nevralgiche, ha sostituito Tachtsidis e, ovviamente, al cambio tattico, è seguito un nuovo volto offensivo. Con quali idee? Veloci ribaltamenti già innescati da Gabriel (così è nato il tiro sprecato da Mancosu in avvio) o ricerche di possesso sulla propria trequarti per poi accelerare con le sgroppate di Rispoli e Donati. Gol a parte, se l’Inter si morde i gomiti per i tiri non capitalizzati, ai punti anche il Lecce ha le sue stoccate: oltre a Mancosu-gol, la punizione di Falco nel finale e il diagonale di Babacar in avvio.

FORTUNA E MERITI. E’ inutile cercare una visione differente dalla realtà quando si affrontano le big del campionato in gare dove le differenze di valore sono abissali. Per giungere a un risultato positivo, il Lecce doveva fare una gara al 100 percento di concentrazione e sacrificio, mentre l’Inter doveva incappare in, anche piccoli, errori atti a non capitalizzare la superiorità. Così è stato, e gli dei del calcio potevano anche concedere il sorpasso quando Falco ha disegnato un arcobaleno che ha scrostato l’incrocio. Troppa grazia. Meglio archiviare una prestazione d’immenso sacrificio e toglierla dallo scaffale quando si affronteranno compagini più alla portata. Così la missione sarà più che possibile.

Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

rodriguez
Di recente sempre appuntamenti cadetti nel lunedì dell'Angelo, che stavolta vedrà i salentini ospitare la...
Il proibitivo impegno di lunedì contro i capitolini sarà un test per capire la portata...
La rete nel finale di Stellone servì a consegnare la vittoria ai salentini in un...

Altre notizie

Calcio Lecce