L’asso argentino, bandiera del Lecce di fine anni Ottanta, è intervenuto in diretta a Radio Punto Nuovo per parlare della partita di domenica tra i giallorossi e il Napoli con un flashback sulla sua carriera.
Pedro Pablo Pasculli parla di calcio a tutto tondo, tra passato e presente. Napoli, per l’albiceleste, vuol dire l’associazione con il compagno più grande di tutti i tempi: “E’ difficile spiegare le emozioni di giocare con Maradona in Nazionale, solo lui faceva certe cose”.
Pedro Pablo parla anche dell’atteggiamento degli arbitri, tema venuto alla luce in questi giorno dopo lo sfogo di Rocco Commisso, patron della Fiorentina, a seguito della sconfitta in casa della Juventus: “Squadre favorite ai miei tempi? Se devo essere sincero un po’ di tristezza per qualche partita c’era: gli arbitri favorivano le squadre più potenti. Con Inter, Milan e Juve avevamo sempre falli a sfavore“.
Il confronto tocca poi anche gli azzurri degli anni Ottanta, dissociati da una sorta di schiera di squadre potenti: “Napoli favorito? Si, era favorito perché loro avevano Diego Armando Maradona, non gli arbitri. Il calcio è cambiato, adesso è più veloce e dinamico, Maradona è certamente il più forte, ma i giocatori non possono essere comparati, ogni epoca ha il suo giocatore top”.
Tornando poi al presente, Pasculli, ora allenatore del Bangor in Galles, dice la sua sul Lecce: “E’ una squadra forte. Liverani è un grande allenatore. Se aiutato da acquisti giusti, quest’anno è quello utile per la salvezza”.