“I giallorossi hanno imboccato la strada giusta e hanno i mezzi per meritare di restare nella massima serie. Basta poco per essere succhiati in piena bagarre e fanno bene Liverani, Meluso e i dirigenti a volare basso”, ha affermato l’ex calciatore giallorosso.
Salvatore Di Somma, ex calciatore giallorosso dal 1968 al 1975, parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) del momento del Lecce, del calciomercato di gennaio e della lotta salvezza.
CHE GIOCATORE BARAK. “Che mezzala Barak! È un calciatore completo, dalla grande fisicità, dalle buone doti tecniche. Dimostra abilità negli inserimenti, nella fase di possesso, ma si rende sempre utile anche quando si tratta di difendere. Portandolo a Lecce, il direttore sportivo Meluso ha messo a segno un colpo eccellente”.
OTTIMO MERCATO DI GENNAIO. “Il club presieduto da Sticchi Damiani si è mosso benissimo sul responsabile mercato di gennaio. Sono stati ingaggiati gli uomini giusti per accrescere il valore di un organico già solido e coeso, che segue mister Liverani perché tra i giocatori c’è la consapevolezza che è in grado di guidarli alla salvezza”.
TRIS DI VITTORIE. “Non sono risultati che possono essere messi in preventivo quando si parla di team che sgomita per la permanenza, ma l’aspetto mentale è spesso determinante e certi successi, come quelli conquistati dai salentini contro il Torino ed il Napoli, danno una carica enorme, accrescono la convinzione e la consapevolezza nei propri mezzi, aiutano a dare di più”.
PRUDENZA IN CASA LECCE. “Chi lo fa ha ragione. I giallorossi hanno imboccato la strada giusta e, soprattutto dopo i rinforzi giunti dal mercato invernale, hanno i mezzi per meritare di restare nella massima serie. Basta poco, però, per essere succhiati in piena bagarre e fanno quindi bene Liverani, Meluso e i dirigenti a volare basso. La permanenza andrà conquistata giornata dopo giornata e ci sarà da soffrire ancora parecchio perché nulla può essere dato per scontato”.
SINGOLI MIGLIORI? “Senza dubbio Lapadula. È uno straordinario lottatore. Davanti, tiene spesso in apprensione la difesa avversaria da solo. Non rinuncia mai a catapultarsi su un pallone e vede la porta”.
FALCO. “Pippo è ancora un mio pupillo, anche se non è più un mio giocatore. Lo senso spesso al telefono. È entusiasta dell’esperienza a Lecce. Ci sta mettendo tutto se stesso. Crede nel progetto. Arrivare in Nazionale è dura per chiunque, ma spero che ci riesca perché lo merita per le sue doti tecniche, anche perché è un gran bravo ragazzo”.
ROMA, ATALANTA, MILAN E JUVE. “Come affrontarlo? Con le certezze che ha costruito negli ultimi tempi. Nel calcio non ci sono partite facili ma, per fortuna, non ci sono nemmeno gare decise in partenza. Dovrà provare sempre e comunque a mettere fieno in cascina. Del resto, il Lecce ha già mosso la propria classifica contro le big”.
Che grande delusione l’uomo Di Somma, dopo tutto l’affetto e il rispetto che la piazza di Lecce gli ha sempre portato e dimostrato è bastato che ci trovassimo da avversari per un anno che lui si comportasse come un nemico giurato e quando lui era in A e noi ancora in C gli chiedemmo Perucchini ci trattò come straccioni che chiedono la carità al signorotto locale trattandoci dall’alto in basso. Si sentiva ormai un personaggio di serie A, salvo poi tornare nei ranghi. La sua dimensione sono i campionati minori della campania, dalla serie D in giù; buffone
Perché illudersi???3 punti dalla terzultima ,distacco minimale,,abbiamo fatto Tanto ,,E nello stesso tempo non abbiamo fatto nulla,,questa squadra appena molla mentalmente perde,,vedi VERONA,,consapevoli di essere in corsa,,ma con tanta grinta e cattiveria,,il TORINO nè l esempio,