Il presidente del Lecce è intervenuto in diretta a Sportitalia. Dal formidabile successo dell’Atalanta in Champions League a tutti i topic del mondo Lecce, ecco tutte le dichiarazioni rese.

ATALANTA-VALENCIA 4-1. “L’Atalanta è una favola bellissima, da studiare e imitare. E’ uno spettacolo vederli giocare in Europa con questi risultati e con questo gioco. Il loro progetto è da copiare. Ilicic? Non possiamo valutarli nemmeno giocatori così. La mia preoccupazione è la sfida con loro tra due settimana. Lui e Luis Alberto strepitosi? Sì, lo sloveno di più, perché è più presente in zona gol. La famiglia Percassi ha tutta la mia stima e un po’ d’invidia“.

ELEMENTI A LECCE. “Gli ingredienti per fare bene a Lecce ci sono. Gli spettatori ci seguono dappertutto. La società è sana, abbiamo i bilanci in ordine e un gruppo di giocatori anche giovani interessanti. Magari siamo all’inizio di un percorso come quello dell’Atalanta? Chissà”.

LA SCARAMANZIA. “Mi prendono in giro per dei riti, non posso svelare nulla, a maggior ragione nella settimana di Roma-Lecce”.

BARAK E DEIOLA. “I nuovi sono stati buttati nella mischia subito. Barak veniva da una semi attività, non eravamo sicuri delle condizioni atletiche e ci ha sorpreso. Anche Deiola, si disimpegna bene sia da mezzala sia da regista. Saponara è stato determinante, come Paz quando chiamato in causa. Anche Donati. Devo fare i complimenti a Meluso, sono tutte operazioni decise col mister”. 

LECCE SORPRESA DELLA SERIE A DOPO IL VERONA? “E’ un bel momento per noi, le tre vittorie consecutive rappresentano un risultato importante. Il mercato ci ha dato nuova linfa e grazie al gruppo e al lavoro del mister abbiamo ottenuto questi risultati. Vanno grandi meriti a squadra e allenatore ma siamo lì. Il Genoa fa bene e non siamo riusciti a staccarci dal gruppo delle pericolanti. E’ tutto in discussione, ma pensiamo cosa sarebbe successo se non avessimo avuto questo picco”.

IL GIOCO. “Abbiamo provato a giocare a calcio sin dalla Serie C. In B, dove giocare propositivi era più facile rispetto al terzo livello, sono emerse le qualità della squadra e del mister. Quest’anno sapevamo sarebbe stato difficilissimo. Abbiamo costruito la squadra per step e a gennaio abbiamo sfruttato delle occasioni. Speriamo di essere riusciti”.

ENTUSIASMO. “C’è tanta gente allo stadio, in casa e fuori casa. Speriamo che questo momento duri più a lungo possibile. All’Olimpico ci saranno anche i Negroamaro, nostri tifosi”

LIVERANI. “Abbiamo rinnovato il suo contratto alla vigilia di Lecce-Brescia. Fu una mossa a sorpresa, ma azzeccata visto che vincemmo. C’è un rapporto che va ben oltre il calcio, c’è condivisione di idee sul progetto. Lui ha un contratto di due anni altri e c’è sintonia sul progetto. L’ideale sarebbe lavorare insieme anche nel futuro. Ma se per lui dovesse arrivare una opportunità importante, ma molto importante secondo il pensiero del mister, si valuterà. Con un top club sarebbe difficile trattenerlo. Altrimenti, indipendentemente dalla categoria, che spero sia la Serie A, si lavorerà con lui”. 

MARTELLO. “Liverani è un martello. Va oltre il ragionamento della singola gara, singola partita, singolo giocatore. Si parla con lui di tutto, anche di settore giovanile”.

ERIKSEN. “Lui all’Inter il colpo più importante del calciomercato di gennaio? E’ stata un’operazione per acquisire un giocatore importante, onerosa. Credo che Conte saprà il momento giusto per utilizzarlo a pieno ritmo”.

IN VETTA. “Inter, Juve o Lazio? La Lazio in questo momento è più convincente. E’ un meccanismo oliato, ben organizzato. Abbiamo affrontato l’Inter da poco. Quel giorno i neroazzurri non erano al top. Li colpimmo con un gioco di rimessa e potevamo addirittura vincerla con una punizione di Falco”.

FALCO. “Quest’anno è esploso. Sta facendo un campionato meraviglioso ed è un ragazzo riservato, serio, un lavoratore. E’ diventato un atleta anche grazie al mister. Viene dal nostro settore giovanile ed è un motivo d’orgoglio. Il Messi del Salento a vita a Lecce? A me farebbe piacere, non sarebbe difficile metterci d’accordo in caso”. 

PETRICCIONE E GLI ALTRI. “Anche lui è un classe 1995, sta facendo una stagione meravigliosa. E’ destinato a dover migliorare tanto. Petriccione l’abbiamo preso a zero dopo lo svincolo dal Bari. Lapadula? Lo abbiamo preso per la voglia di riscatto e sta dimostrando tantissima fame”. 

LOTTA SALVEZZA. “Diciamo che fino a tre partite fa sembrava un discorso a quattro tra SPAL, Brescia, noi e il Genoa. C’è un piccolo solco con lombardi e estensi. Dal Torino in giù sono tutte coinvolte. La Fiorentina per organico credo sia fuori. La quota salvezza, poi, credo si sia alzata grazie ai risultati di Genoa e Lecce. Un numero? Dai 38 ai 40 punti”.

VAR. “Dico sempre che il VAR è stato un grande miglioramento. Proprio perché è una novità va disciplinato meglio, non c’è ancora un utilizzo univoco. Chi prevale tra arbitro e assistente al VAR. Bisogna dare delle regole per diminuire il margine di discrezionalità”. 

LA ROMA. Sticchi ha poi parlato delle parole rilasciate da Fonseca il giorno della vigilia di Roma-Gent, specialmente sullo stato dell’ambiente capitolino, infiammato  “Le sconfitte consecutive non sono facili da gestire in un ambiente come Roma. Spero che domani si sfoghino per arrivare scarichi domenica contro di noi”.