“Hanno ragione il presidente Sticchi Damiani e Liverani quando sottolineano che non bisogna esaltarsi quando si vince né deprimersi quando si perde. La strada di una neopromossa in A che ambisce alla permanenza è lastricata di questi alti e bassi ”, ha affermato l’ex calciatore giallorosso.
Rodolfo Vanoli, ex calciatore giallorosso, parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) della débâcle degli uomini di Liverani contro l’Atalanta.
LECCE-ATALANTA 2-7. “La sconfitta subita con l’Atalanta è stata senza dubbio pesante ma, in questo momento, quella bergamasca è, insieme al Verona, la squadra più difficile d’affrontare perché fonda il proprio gioco sui duelli in tutte le zone del campo, sugli uno contro uno, con l’intento di saltare l’uomo e creare la superiorità numerica, il che esalta calciatori del calibro di Gomez ed Ilicic, che sono in uno stato di grazia. I tifosi del Lecce hanno dimostrato di avere capito in pieno la situazione e l’applauso con il quale hanno abbracciato Mancosu e compagni a fine match, a dispetto della batosta per 7-2, è stato fantastico. Va interpretato come un attestato di stima ad un complesso che, comunque finiscano le singole partite, sta dando sempre tutto, proprio come piace alla gente, ma anche come uno sprone a risollevarsi prontamente”.
PRIMO TEMPO. “Nel primo tempo i giallorossi hanno incassato un gol balordo per una autorete di Donati che, a mio avviso, è stata determinata dal vento. Il terzino ha effettuato la torsione giusta per indirizzare la palla fuori area, di testa, ma la traiettoria del pallone è stata frenata e così la sfera è terminata alle spalle di Gabriel. Poco dopo è arrivato il raddoppio della Dea, che avrebbe potuto tagliare le gambe al Lecce che, invece, ha avuto la forza di pareggiare con due straordinarie giocate di Saponara, una conclusa direttamente in rete e l’altra a vantaggio di Donati, che ha segnato dal limite”.
SECONDO TEMPO. “L’Atalanta è tornata in campo ed ha pigiato subito sull’acceleratore. Nel giro di una manciata di minuti, la squadra di Liverani si è ritrovata nuovamente sotto di due gol e questa circostanza l’ha frastornata, tanto che non è più riuscita a riprendersi ed i nerazzurri hanno affondato i colpi”.
BRUTTA SCONFITTA. “Ci sta il rammarico per una sconfitta di proporzioni notevoli, ma non è certo il caso di perdere il sonno. La misura è sempre l’arma migliore. Hanno ragione il presidente Sticchi Damiani e Liverani quando sottolineano che non bisogna esaltarsi quando si vince né deprimersi quando si perde. La strada di una neopromossa in A che ambisce alla permanenza è lastricata di questi alti e bassi e, nel complesso, accade sovente di dovere ingoiare dei bocconi amari”.
PERFORMANCES DI SAPONARA. “Non amo focalizzarmi sui singoli, in quanto nel calcio fondamentale è comunque sempre il collettivo ma l’ex Milan è, insieme a Falco, l’uomo di maggiore classe. Il forlivese ed il tarantino hanno le qualità per saltare l’uomo nell’uno contro uno e dispongono di inventiva, due armi che, nel calcio, sono e sono sempre state preziose. La cosa davvero importante, però, è la compattezza che il gruppo ha sempre dimostrato in tutte le situazioni. Si deve guardare al futuro in termini positivi”.
