Alle 22.45 ha parlato il Premier Conte che ha annunciato nuove misure per combattere questa emergenza Coronavirus.
«Ho scelto di non minimizzare e non nascondere la realtà, ho voluto rendere tutti partecipi della sfida che stiamo affrontando, la più dura dopo la seconda guerra. La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova. Questi decessi, per i nostri valori non sono numeri, quelli che piangiamo sono storie di famiglie che perdono gli affetti più cari. Dobbiamo continuare a rispettare tutte le regole con pazienza e fiducia. Sono misure severe, rinunciare a radicate abitudini non è facile ma non abbiamo alternative. Dobbiamo resistere solo così possiamo tutelare noi stessi e chi amiamo. Il nostro sacrificio è minimo se paragonato a chi lavora in luoghi cruciali per la vita del paese, penso a medici, infermieri, le forze dell’ordine, farmacisti anche a chi lavora nell’informazione. Persone che compiono ogni giorno un atto di grande amore nei confronti della nostra nazione».
IL NUOVO PASSO. «Chiudiamo ogni attività produttiva che non sono indispensabili per produrre beni essenziali. Abbiamo lavorato con le associazioni di categoria per stilare la lista dei prodotti di pubblica necessità. Continueranno a rimanere tutti i supermercati e genere alimentari e di prima necessità. Non ci sono restrizioni sulle aperture, non c’è ragione di creare code. Rimarranno aperte farmacie e parafarmacie; così come gli istituti bancari. Al di fuori delle attività essenziali permetteremo solo lo smart-working. Rallentiamo il motore produttivo ma non lo fermiamo. Una decisione che ci predispone per affrontare la fase più acuta dell’epidemia».
EMERGENZA ECONOMICA. «Ripartiremo quanto prima, sappiamo delle difficoltà. Mai come ora deve essere come una catena a protezione della nostra vita. Nessuno può cedere altrimenti il pericolo sarebbe troppo grande. Quelle rinunce di oggi ci permetteranno di tornare presto in piazza e tra le braccia di parenti e amici. Stiamo rinunciando alle abitudini più care. Uniti ce la faremo».
