In giornata, è partito da Tirana, alla volta dell’Italia, un team di medici e infermieri albanesi per dare un aiuto ai colleghi italiani impegnati nell’emergenza Coronavirus. Il premier Rama ha salutato così i professionisti ricordando il forte legame con l’Italia.
Tra i tanti paesi vicini all’Italia in questo momento difficile non manca la vicina Albania. Seguendo la linea adottata dalla Farnesina, il Governo ricerca solidarietà e aiuti internazionali. Come già accaduto, ad esempio, con Cina e Russia, il nostro paese ha accolto l’equipe che lavorerà per cercare di superare la fase critica.
I medici atterreranno a Roma, ma opereranno tutti a Bergamo, la città più colpita, dove saranno dislocati. La concretizzazione dell’aiuto è giunta a seguito di un accordo formalizzato venerdì tra il primo ministro albanese Edi Rama e il ministro degli esteri Luigi Di Maio.
Il Presidente del Consiglio albanese ha salutato così i suoi connazionali in partenza per l’Italia alla presenza dell’ambasciatore italiano Filippo Bucci: “Non siamo privi di memoria: non possiamo non dimostrare all’Italia che l’Albania e gli albanesi non abbandonano mai un proprio amico in difficoltà. Oggi siamo tutti italiani, e l’Italia deve vincere e vincerà questa guerra anche per noi, per l’Europa e il mondo intero. Voi membri coraggiosi di questa missione per la vita, state partendo per una guerra che è anche la nostra”, ha aggiunto rivolgendosi al team sanitario.
Rama porta tutti a ricordare la crisi albanese degli anni Novanta: “Trenta nostri medici e infermieri partono oggi per l’Italia, non sono molti e non risolveranno la battaglia tra il nemico invisibile e i camici bianchi che stanno lottano dall’altra parte del mare. Ma l’Italia è casa nostra da quando i nostri fratelli e sorelle ci hanno salvato nel passato, ospitandoci e adottandoci mentre qui si soffriva“.
E poi il monito con un pizzico di orgoglio: “Noi stiamo combattendo lo stesso nemico invisibile. Le risorse umane e logistiche non sono illimitate, ma non possiamo tenerle di riserva mentre in Italia c’è ora un enorme bisogno di aiuto. E’ vero che tutti sono rinchiusi nelle loro frontiere, e paesi ricchissimi hanno voltato le spalle agli altri. Ma forse è perché noi non siamo ricchi e neanche privi di memoria, non possiamo permetterci di non dimostrare all’Italia che l’Albania e gli albanesi non l’abbandonano”, ha concluso”.
Luigi Di Maio ha poi risposto pubblicamente accogliendo la delegazione con il viceministro alla salute Pierpaolo Sileri e il vice vice capo Dipartimento della Protezione civile, Agostino Miozzo: “Voglio ringraziare il premier Edi Rama, il governo e il popolo albanese per la solidarietà che ci stanno dimostrando. La solidarietà che l’Albania ci fa vedere è un valore comune che ha fatto nascere l’Unione europea e che sta ricordando a tanti Paesi dell’Ue in questo momento”.
Ma sono quelli che anno studiato in ITALIA sono riconoscenti
Meglio Tirana che Bari italiana
Neanche NOI loro ????
Grazie Russia,Cuba,Cina e Albania,vaffanculo UE
Una gr3 bella cosa… siamo uniti..