Il presidente giallorosso parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) affrontando tutti i temi sul tavolo: dalla situazione ingaggi, al ritorno campo, dalla salute degli atleti agli aiuti per i club.
SITUAZIONE INGAGGI, POSIZIONE LECCE. “È stato istituito un apposito tavolo sull’argomento. Penso che sia prematuro stabilire tempi e misura dei tagli se prima non si capirà se sarà possibile oppure no concludere il campionato. Nel secondo caso, saremmo dinanzi ad impossibilità della prestazione determinata da causa di forza maggiore, per di più certificata da atti governativi, una fattispecie che è disciplinata dal codice civile. Ad oggi, il Lecce ha pagato tutto sino allo stipendio di febbraio ed è stato autorizzato, come le altre società, a sospendere il pagamento di quello di marzo, che scadrà a maggio, in attesa di eventi”.
OGGI INCONTRO FIGC-LEGA-AIC. “Le parti dovrebbero sentirsi. Potremmo avere qualche ulteriore indicazione ma, ripeto, in mancanza di certezze sul fatto che sia possibile o meno portare a termine la stagione, nulla potrà essere stabilito”.
SITUAZIONE MONDO DEL CALCIO. “Non dobbiamo chiedere contributi. Questi devono andare alla sanità ed ai cittadini che ne hanno realmente bisogno. Il nostro mondo deve sollecitare strumenti normativi utili a permettergli di garantirsi nuovi introiti. Si parla della possibilità di permettere le sponsorizzazioni, oggi vietate, da parte di chi si occupa di scommesse oppure di una lotteria. In Lega si stanno studiando tutte le possibili misure. Il calcio, però, non è solo quello luccicante della massima serie ed inoltre ci sono anche i dipendenti dei club che non ricevono certo gli ingaggi di chi va in campo. Bisogna contemperare le esigenze di tutti, con senso di equità”.
PER SPADAFORA A MAGGIO NON SI GIOCA. “Sulla data dell’eventuale ripresa non ho le competenze per esprimermi. Lo faranno il governo, la Figc e la Lega, di concerto. L’unico aspetto che sta cuore al Lecce in quest’ottica è che al primo posto venga messa la salute dei tesserati, degli addetti ai lavori e dei tifosi, ma soprattutto il bene supremo della collettività”.
DIRITTI TELEVISIVI. “Anche a questo proposito è stato creato un tavolo di lavoro in Lega ma, proprio come per gli stipendi, ciò che potrà accadere dipenderà in gran parte dal fatto che sia possibile o meno portare a termine il torneo”.
SITUAZIONE LECCE. “Cerchiamo di essere vicini a tutti, ma soprattutto a chi vive a Lecce da solo, lontano dai propri affetti, senza avere il sostegno della famiglia”.