Il vicepresidente giallorosso ha parlato a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) dell’emergenza sanitaria in Italia e della eventuale ripresa del calcio.
STOP FORZATO. “È tutto molto triste, in quanto muoiono tante persone, c’è sofferenza Nel Salento, per fortuna, sino a questo momento, la situazione non è drammatica come in altre zone dell’Italia, ma ciò che sta accadendo in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, ma anche in altre regioni, ci segna profondamente. Né la Puglia è fuori pericolo. Speriamo di uscirne presto e di tornare alla normalità. Fermo restando che il dopo sarà complicato”.
QUANDO LA RIPRESA? “Ogni previsione sarebbe azzardata. L’unica cosa certa è che il campionato potrà emettere dei verdetti solo se sarà portato a termine. In caso contrario, qualsiasi decisione che dovesse essere presa sarebbe iniqua, in quanto penalizzerebbe qualche club e si andrebbe incontro ad una serie di ricorsi, che il mondo del calcio non può assolutamente permettersi”.
Come poi ricorda La Gazzetta, un anno fa, il 31 marzo 2019, il Lecce ha battuto per 2-0 il Pescara, al Via del Mare, centrando un successo-chiave nell’economia della corsa verso la serie A. Successivamente arrivarono le vittorie per 7-0 contro l’Ascoli e il 3-1 contro il Cosenza, un tris di vittorie che ha avuto enorme importanza nell’ottica della promozione, lanciando definitivamente la squadra allenata da Fabio Liverani.
SNODO CRUCIALE. “Il match con il Pescara prometteva di essere uno snodo cruciale. La partita era innanzitutto pregna di significati per quanto era accaduto all’andata quando, sotto per 0-2, abbiamo avuto la forza di accorciare le distanze in 11 contro 11 e poi di pareggiare con un uomo in meno a causa dell’espulsione di Calderoni. Sul 22, poi, siamo rimasti in 9 in quanto è stato mostrato il cartellino rosso anche a Meccariello, in maniera inconcepibile. Nonostante ciò, abbiamo tenuto botta sino alle battute finali, quando una doppietta di Del Sole ci ha piegati. Il desiderio di rivalsa dei ragazzi e di tutto l’ambiente era quindi enorme. A questo si aggiunga la consapevolezza del fatto che la posta in palio fosse pesante. E’ stata probabilmente la migliore prestazione stagionale sul piano della gestione della gara. Non ricordo che il Pescara ci abbia mai impensieriti. La nostra compagine, con il morale alto per il 7-0 inflitto all’Ascoli nel turno precedente, ha dominato, per poi completare l’opera, pochi giorni dopo, battendo anche il Cosenza. Queste tre vittorie hanno rappresentato il trampolino di lancio per la promozione e sono coincise con il miglior periodo vissuto dal nostro complesso, al quale in questa fase riusciva tutto”.
