Il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori parla a Radio 1. C’è volontà di riprendere a giocare, ma tutte le componenti del mondo calcio devono definire le regole per andare oltre il 30 giugno, termine originario della stagione.
Damiano Tommasi ha parlato a Centocittà: “La voglia e la speranza sono quelle di poter tornare ad allenarsi e a giocare, si stanno cercando le modifiche regolamentari per poter andare oltre il 30 giugno con il campionato. Almeno per la serie A serviranno 45 giorni e le settimane di preparazione per poter concludere tutto. Se si ha questa prospettiva siamo contenti di ripartire. Di sicuro il calendario è compresso per finire la stagione e per decretare i verdetti sul campo”.
Il vertice del sindacato dei calciatori poi opera delle precisazioni sulla cassa integrazione, spettante ovviamente ai calciatori delle categorie più basse: “Vorrei precisare che la cassa integrazione su cui lavoriamo riguarda i giocatori con il reddito basso, con il minimo contrattuale. Più della metà dei giocatori di Lega Pro, senza dimenticare la serie D, con lo stipendio paga l’affitto o i mutui e mantiene la famiglia. Non sono le cifre che uno immagina. C’è poi una parte alta dei professionisti e lì il tema è la patrimonializzazione di gestione delle società di Serie A. I giocatori sono già sulla lunghezza d’onda di capire come si possa sostenere il sistema e come andare incontro alle società, dipenderà molto dal fatto se si tornerà in campo o no. La cassa integrazione su cui lavoriamo riguarda i giocatori con i redditi più bassi, con il minimo contrattuale”.