Il vicepresidente dell’Unione Sportiva Lecce, ospite ieri della nostra diretta Facebook, ha esposto ancora una volta l’orientamento del club sull’emergenza coronavirus e sul tema caldo del taglio degli stipendi ai calciatori.
MANCANZE E LAVORO. Corrado Liguori, in apertura, sintetizza il pensiero di tutti gli sportivi giallorossi: “Ci manca tantissimo il calcio giocato ma non siamo fermi. Stiamo lavorando alacremente su vari fronti. L’azienda Lecce deve andare avanti e ci sono tanti elementi che dobbiamo mettere a posto”.
BRIEFING QUOTIDIANI. La dirigenza continua a lavorare in videoconferenza, ma c’è anche un supporto costante agli altri membri: “Ci sentiamo tantissimo tra noi soci. Abbiamo fatto diverse call con i soci per tenerci aggiornati sulle cose più importanti. Ci confrontiamo spessissimo. Sono in contatto con mister, giocatori e capitano: devono sentire la nostra vicinanza in questo momento dove tutto è tremendamente diverso”.
RIPRESA DEI GIOCHI. Sull’eventuale ripartenza della Serie A, Liguori ribadisce le priorità che il sistema calcio deve curare e l’orientamento della società sulla questione: “Ne ho sentite diverse. Ci sono interviste, una smentisce l’altra a tratti. La nostra posizione è molto chiara: bisogna salvaguardare la salute dei giocatori, dei tifosi e di tutti coloro gravitano attorno al mondo calcio. Una volta assicurato ciò, si può ragionare sui tempi di allenamento e tutto quanto. Per fare ciò ci sono degli organi, mi riferisco ai comitati scientifici. Una volta messo in sicurezza il tema salute, Federazione e Lega valuteranno. Vogliamo riprendere a giocare“.
TEMPI. C’è cautela però su un cammino che non potrà essere velocissimo: “Secondo me tutto ciò non avverrà molto presto. E’ vero che i contagi stanno diminuendo, ma il tempo passa, ogni tanto ci sono delle risalite. Si deve riprendere soltanto con la piena sicurezza di tutti”.
TAGLIO DEGLI STIPENDI. Il vicepresidente esamina in nostra compagnia il tema della ridefinizione degli stipendi dei tesserati. Lucioni, nostro ospite martedì, aveva annunciato l’intenzione di sedersi al tavolo di una trattativa con la dirigenza. Il dirigente esprime ottimismo sullo scioglimento del nodo: “Credo che anche in questo caso ci vuole buon senso da tutte le parti. La proprietà non deve approfittare di questa situazione per danneggiare economicamente i calciatori. Anche dall’altra parte“.
SOLUZIONE. Al riguardo è costante l’operato di Saverio Sticchi Damiani, sempre in contatto con gli altri presidenti nelle riunioni di Lega: “Il nostro presidente sta lavorando con i suoi omologhi in Lega e si troveranno delle soluzioni in maniera privata. Conoscendo staff e calciatori credo che si troverà un punto d’incontro. Ne sono convinto. Non si danneggeranno calciatori e lavoratori del settore tecnico. Il nostro gioiellino non sarà intaccato da questa sopravvenienza passiva che, essendo ovviamente di natura straordinaria, impone sacrifici a tutti. Il buon senso la farà da padrone“.