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Meccariello: “Ancora godo per l’assist a Taba con il Brescia. E quell’impresa a Perugia…”

Il difensore del Lecce, nel corso di una diretta Instagram con il canale ufficiale del club, ha ricordato i momenti più belli della sua carriera in giallorosso.

QUARANTENA. “E’ un periodo difficile per tutti gli italiani, speriamo passi il prima possibile. Mi manca il campo, mi mancano i compagni. Spero la Serie A possa riprendere quanto prima, perché ciò vorrebbe dire che il peggio è alle spalle per tutti. La salute resta, naturalmente, la prima cosa”.

DIFESA. “Premesso che a me piace giocare a calcio e farlo il più possibile, ho una preferenza per la retroguardia a quattro. Ho giocato spesso anche in quella a tre comunque, non ho problemi in merito”.

ALLENAMENTI. “Non avendo un balcone, mi alleno sul tetto. Lì mi incrocio, chiaramente a distanza, con Deiola, visto che anche lui lavora sulla sua terrazza, mentre con Tachtsidis capita di incrociarmi 5-6 volte al giorno essendo vicini di casa. Sempre dalla terrazza ho modo di salutarmi quotidianamente con il team manager Claudio Vino”.

INFORTUNIO. “Quest’anno ho avuto qualche problema. Ho iniziato con un brutto infortunio, poi ne ho avuto un altro in inverno. Questo mi è dispiaciuto molto perché questo per me è un anno importante, il primo in Serie A, e mi sarebbe piaciuto vivermelo meglio. Ma ora sto bene e non vedo l’ora che si possa riprendere”.

BOJINOV. “Ho giocato assieme a Valeri, è un amicone, simpaticissimo e fortissimo in campo. So che a Lecce ha fatto grandi cose, mi piacerebbe riaverlo come compagno”.

ESORDIO A SAN SIRO. “Per me è stata un’emozione un’unica. Nei giorni precedenti al match con il Milan sapevo che avrei potuto giocare dal primo minuto ed ero un po’ emozionato, poi ho dato tutto in campo ed è andata bene con il gran gol di Calderoni alla fine. Ma ho bellissimi ricordi anche della gara con la Samp e di quella con la Juventus“.

TERZINO. “E’ un ruolo che faccio ed anche con entusiasmo. Preferisco farlo con una buona condizione fisica, anche perché così riesco a fare meglio la fare di spinta. Altrimenti chiaramente devo concentrarmi sull’aspetto difensivo. E’ comunque un ruolo che mi piace fare”.

CARRIERA. “Il calcio non è stato mai la mia priorità, l’ho spesso vissuto con spensieratezza. E’ stato un crescendo, solo quando sono arrivato in Serie B ho pensato potesse diventare un lavoro vero e proprio. Ho sempre studiato, poi è chiaro che, da professionista, le cose sono cambiate. Mi mancano comunque tre esami per portare a termine la laurea in giurisprudenza“.

BRESCIA. “Ci tenevo particolarmente a vincere quello scontro diretto importantissimo per la Serie A. Personalmente ero stato trattato male a Brescia, poi c’era il discorso promozione per cui quella partita era uno step importantissimo. Poi è arrivato il Taba che, su mio assist, ci ha regalato un’emozione unica”.

PERUGIA E CAVALCATA IN B. “Quella del ‘Curi’ era una partita che ricordo come fondamentale, tra le più belle ed importanti vissute e vinte in maglia giallorossa. Eravamo in grande emergenza, con tanti assenti, ma unimmo le forze conquistando una vittoria epica. Come epica e ricca di emozioni fu tutta la cavalcata verso la Serie A“.

MITO. “Da piccolo mi piaceva molto Shevchenko, compravo le cassette con i suoi video ed anche le scarpe. D’altronde giocavo più avanzato, quindi un po’ in lui e in Kakà cercavo di impersonificarmi”.

AVVERSARI. “Mi hanno fatto una grande impressione Dybala e Ilicic. Ma anche Boga, che ho marcato personalmente e che nel secondo tempo con il Sassuolo era quasi impossibile da prendere. Ma, in generale, il livello è davvero alto su ogni campo”.

LIVERANI. “L’ho conosciuto a Terni. Arrivò il mister, ci diede entusiasmo e ci trascinò alla salvezza. Ha davvero delle qualità straordinarie che riesce a trasmettere alla squadra”.

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