Disavventura infinita per 15 tifosi dell’Independiente Medellin, che a 33 giorni dal match con il Boca Juniors non hanno ancora potuto far ritorno in patria. E ora chiedono aiuto.
Doveva essere una trasferta festante, un indimenticabile viaggio all’insegna della passione calcistica. E invece quello che stanno tutt’oggi vivendo 15 tifosi dell’Independiente Medellin ha la fisionomia di un incubo. Il gruppo di colombiani si trova infatti bloccato da oltre un mese in Argentina, dopo aver vissuto una serie di disavventure che, innescate dalla pandemia di Covid-19, non sembrano arrestarsi.
Tutto ha avuto inizio lo scorso 12 marzo, data di Boca Juniors-Independiente Medellin. Il gruppetto di supporter rossoblu si erano recati al Baires per assistere alla gara di Copa Libertadores nella storica Bombonera. Dopo la sfida hanno preso, a bordo di un pullman affittato per l’occasione, la strada del ritorno, ma lì sono iniziati i problemi.
Sì, perché arrivata al confine della Bolivia ne è stato impedito l’accesso, così come ad altri viandanti provenienti dall’Argentina, a causa del via via dilagante problema epidemico. Rimasti bloccati per 15 giorni nella cittadina di confine di La Quiaca, sono stati derubati, dunque rispediti a Buenos Aires. Anche alle porte della capitale sono però stati bloccati a causa nelle restrizioni che nel frattempo si erano fatte più severe, prevedendo una registrazione dei mezzi di trasporto che il loro pullman non aveva effettuato.
Le autorità locali li hanno dunque costretti a seguire la quarantena obbligatoria in un modesto hotel della Capitale, nonostante tutti fossero risultati negativi al coronavirus. Ora, disperati, chiedono aiuto alla Colombia, dalla quale lamentano di essere stati dimenticati. Una beffa enorme oltre al danno sportivo, visto che la loro “Inde” aveva perso sul campo Xeneizes per 3-0. Probabilmente la peggior trasferta di sempre.
