Il presidente del Lecce, ospite della nostra diretta di giovedì sera, analizza l’ipotesi di stop al campionato. C’è fermezza nell’opposizione al comportamento minaccioso di alcuni presidenti che preannunciano guerre legali in tal caso.
Saverio Sticchi Damiani analizza così la chance che porterebbe alla sospensione dei tornei. La cosa non è regolamentata da nessuna fonte, anche se in questo periodo si sono già succedute numerose dichiarazioni di società preoccupate per le proprie sorti sportive, Benevento e Frosinone su tutte, due candidate alla promozione nella massima serie: “Non è previsto da nessun regolamento l’iter post-eventuale pandemia, caso più unico che raro. E’ chiaro che chiunque possa arrabbiarsi, minacciare, invocare regole che non esistono. Ma non è la mia linea, non è la linea del Lecce.
Il docente leccese poi continua: “Sarebbe fare terrorismo minacciare ricorsi per qualcosa che, ovviamente, non è regolamentata. E lo dico io che faccio questo mestiere, mi verrebbe facile”.
La ferma opposizione a questi atteggiamenti è assolutamente non condivisa da Sticchi Damiani, che analizza con maestria l’eventuale evolversi dei fatti: “Ma sarebbe approfittare di una situazione di caos per un’emergenza sanitaria, non sarebbe giusto, né etico. Si arriverebbe a discuterne solo in caso della terza ipotesi, quella di non tornare a giocare. E’ chiaro che in quel caso sarebbe ragionevole che, chi dovesse rimanere scontento, potrebbe ricorrere in sedi legali. Resta qualcosa di eventuale, per il futuro. Anticiparlo ora non è la cosa più corretta e tempestiva da fare”.
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