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Il “primo” Lepore a CL: “Convinsi De Canio con un DVD. Il gol all’Ancona? Dovevo far vedere la maglia UL all’Italia intera”

Checco Lepore, nostro ospite nella diretta di venerdì sera, ha cominciato a parlare del suo Lecce dai tempi delle giovanili, con un percorso interrotto sul più bello, sino alla promozione in A del 2009/2010.

SOGNANDO TRA I PALAZZONI. Il 34enne esordisce così quando si parla della sua passione, termine da declinare più in devozione, per il Lecce: “Il mio tifo nasce da dentro la pancia di mamma. Ho avuto la fortuna di essere nato a Lecce, mio fratello era un ultrà e mi portava con lui in Curva e in trasferta. Non andavamo in Tribuna Est o alla Centrale. Ero ultrà già da piccolissimo“. I primi calci ad un pallone, svolti nel campetto sotto casa, zona che per anni ha aggregato giovani generazioni di ragazzi leccesi, furono il preludio alla prima maglia del Lecce da indossare: “Quando giocavo nel campetto delle Case Magno sognavo il Via del Mare. Sono approdato nel settore giovanile giallorosso a dieci anni e ho fatto tutta la trafila fino agli Allievi Nazionali“.

IL PRIMO STOP. La storia di Franco Lepore con il Lecce è quella di un guerriero combattivo davanti a tutte le difficoltà. La prima, in giovanissima età, sembrò già insormontabile: “Dovevo approdare nella Primavera che vinse tutto -continua a raccontare-. Giocavo con Bojinov e Pellè. Al momento di fare il passaggio, però, ero ancora troppo piccolino, più basso e magro degli altri. Corvino, all’epoca d.s., e Dimitri, responsabile del settore giovanile, erano fissati per l’altezza, feci tutte le visite possibili e la mia crescita, a livello ormonale, era nella norma. Sarei cresciuto, c’era solo da aspettare. Loro però non aspettarono, rimasi libero e ripartii da zero. Anche Fabrizio Miccoli capitò come me, me lo raccontava spesso”.

L’AZZARDO VINCENTE. La carriera del ragazzo delle Case Magno si costruì inizialmente al Nord. Virtus Castelfranco e poi l’ascesa percorsa col Varese, dove divenne anche giovane capitano. Dopo quattro stagioni al Franco Ossola, ci fu il passaggio al Lecce, appena retrocesso in B. Il matrimonio nacque quasi per caso: “Io giocavo al Varese, avevo vinto due campionati da capitano. Feci 32 gol in quattro campionati, vincendo la C/2 nel 2008/2009. Sentii che il Lecce aveva disegnato un progetto con Gigi De Canio per provare a risalire in A in tre anni, si veniva da una brutta retrocessione e si doveva riprogrammare il tutto con il tecnico materano, che lavorava da tecnico-manager. Un mio caro amico fece un dvd con le mie azioni, gol e assist, e lo mandò a De Canio. Chiarisco: lo mandammo a tempo perso, tanto per provare”.

L’OK FINALE. Successe poi l’impensabile e Lepore divenne una freccia da impiegare sulle fasce nell’anno della sorprendente promozione: “Il mister però mi volle prendere subito e mi chiamò –ricorda con piacere Lepore-. Una volta arrivato qui, però, c’era un problema. Il d.s. Angelozzi voleva prendere altri giocatori e quindi la cosa si frenò un poco. Il mister però punto forte su di me e sui quattro esterni (io, Mesbah, Defendi e Munari) e il Lecce mi tesserò in prestito con diritto di riscatto. Fu bellissimo andare in Serie A e, paradossalmente, l’andare in A fu un rammarico perché la società non esercitò l’opzione. Io mi ruppi la caviglia a marzo prima del giro di partite decisive e sono stato sfortunato. Comunque sono felicissimo per come è andata. Sento quel successo come mio. Fu una grande esperienza”.

IL SOGNO CHE SI REALIZZA. Una foto che racchiude l’annata, oltre alla festa promozione seguita a Lecce-Sassuolo 0-0, fu l’istantanea dell’esultanza dopo la rete realizzata all’esordio casalingo. Era il 21 agosto del 2009: “Il gol al Via del Mare lo sognavo sin da piccolo. Dalla panchina studiavo la squadra avversaria e pensavo ‘se entro devo far gol’. La sera prima un mio amico mi raggiunse in ritiro e mi portò la maglietta ‘Ultrà Lecce’, che indossai sotto la casacca giallorossa: avevo voglia di farla vedere all’Italia intera. Lecce-Ancona 3-0 era in diretta, era l’anticipo che apriva il campionato di Serie B. Segnai e, togliendomi la maglia, mostrai orgogliosamente la t-shirt. Fu tutto perfetto“.

Qui il video del gol realizzato:

Qui l’intera puntata andata in onda:

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Vitantonio
Vitantonio
3 anni fa

un amico, eh??! lo stesso che ha sponsorizzato il ritorno dopo la squalifica con la nocerina?? “De Canio puntò fortissimo…” solo una partita giocata per intero, il 27 ottobre già in panchina, a dicembre 1 presenza e a gennaio 2, poi sparito da ogni radar… bello raccontare favolette?? https://www.transfermarkt.it/franco-lepore/leistungsdatendetails/spieler/118938/plus/0/saison/2009/wettbewerb/IT2/verein/1005 così citiamo anche la fonte “attendibile”

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