L’ex attaccante giallorosso ha rilasciato un’intervista a Tmw dopo la chiusura della sua esperienza con il Piacenza. A 36 anni, però, non c’è più voglia di accettare categorie minori.
Ecco l’estratto del colloquio: “Chi aspettava come a casa una chiamata, è passato adesso in quarto, se non quinto, piano. Nonostante questo, io mi ritengo tra i fortunati, ai giovani è andata peggio: a ogni modo penso anche al futuro, perché sto bene e non ho intenzione di smettere, sarebbe un peccato“.
“Ma valgono sempre i paletti che mi ero messo, accetterò solo una Serie B, altrimenti smetterò, come dissi quando rescissi con il Piacenza”.
“Sono stato in C nell’ultimo anno e mezzo, ed è la categoria più difficile per quanto riguarda la gestione, i costi, gli stimoli, le strutture: ho visto realtà che credevo esistessero solo in Prima Categoria, serve rivedere il concetto di professionismo e tornare a una C blasonata come qualche anno fa. Il calcio non si inventa, va rimodernizzato in qualcosa, e il semiprofessionismo potrebbe essere un’idea valida”
ane camina. se ti prendono nella serie B di freccette sarebbe già una conquista per te