Il tecnico giallorosso, intervenuto ai microfoni di Radio 1, afferma di essere contrario a playoff e playout in serie A e alla possibilità di effettuare 5 sostituzioni. Ecco le sue parole.
NUOVO CAMPIONATO. “Per noi sarà come scalare l’Everest , Abbiamo costruito una rosa per giocare una volta a settimana, oggi ci troviamo praticamente di fronte alla prospettiva di un Mondiale o di un Europeo, con 12 partite in 40 giorni. Le preoccupazioni sono molto più alte. Una volta che si parte non ci si allena più, si fa partita, defaticante, rifinitura e poi di nuovo partita. Non c’è una linea comune su come prevenire gli infortuni, è una situazione talmente nuova che è difficile avere un pregresso”.
PENSIERO. “Avremo la possibilità di provare qualcosa, sperando che sia la soluzione giusta e di non perdere giocatori importanti in questo periodo, altrimenti sarebbe veramente difficile”.
IN CASO DI STOP. “In caso di nuovo stop resta viva l’ipotesi di disputare playoff e playout, ma il tecnico giallorosso non ci sta, così come non accetterebbe l’introduzione dei cinque cambi a partita: “Io sono contrario, è ancora di più un vantaggio per chi ha rose extralarge. E poi va a cambiare un protocollo che non era così all’inizio. Anche per quanto riguarda i playoff e playout sono contrario, il calcio è partito con delle regole, le cose non vanno cambiate in corsa”.
I NUOVI ORARI. “Giocare alle 16.30, a Lecce, il 10 luglio…anche un bambino di otto anni capisce che è impossibile. Ci sono altre situazioni e altri interessi che esulano dal mio mondo. Secondo il mio parere quell’orario tra giugno, luglio e agosto è quasi impraticabile. Saranno partite senza ritmo, senza intensità. Se a quell’ora nel periodo estivo nel calcio non si gioca, un motivo ci sarà”.