L’ex difensore di fascia del Lecce ha ricordato a La Gazzetta del Mezzogiorno gli sfortunati playoff del 2012/13.
PANCHINE. “All’andata in trasferta avevamo pareggiato per 1-1 con gol di Dario D’Ambrosio in pieno recupero. Io in quell’occasione non giocai. Mister Elio Gustinetti, ingaggiato appositamente per i playoff, mi spiegò che non mi riteneva un terzino, ruolo sempre ricoperto, ma una mezzala. Anche nel ritorno non facevo parte dell’undici titolare, ma al 12′ Zappacosta si fece male e fui gettato nella mischia”.
GOL FONDAMENTALE. “Chevanton aveva segnato pochi minuti dopo il mio ingresso in campo con un gran destro a giro dal limite. Poi lo stesso uruguagio mi servì l’assist del raddoppio, che ho sfruttato al meglio con un tiro di prima intenzione. I nostri rivali hanno accorciato le distanze, ma siamo riusciti a mantenere quel vantaggio minimo necessario a raggiungere la finale”.
FINALE. “A Carpi eravamo stati sconfitti a causa di una punizione balorda. Al Via del Mare bastava imporci con lo stesso risultato, e dopo due minuti Bogliacino ci portò subito avanti. Dovevamo mantenere il vantaggio minimo, anche magari dopo i supplementari. Invece nella ripresa siamo scoppiati, sia sul piano fisico che mentale. E’ stato come se fossero riaffiorati i fantasmi di tutta la stagione. Così i nostri avversari hanno pareggiato, soffiandoci la B”.
AMAREZZA. “Peccato, perché avevamo una vera e propria corazzata per la categoria. Con tanti calciatori di grande qualità. Eravamo partiti alla grande, sembravamo aver ucciso il campionato. Collezionavamo successi e risultati positivi in serie, poi qualcosa si è rotto. Ci siamo visti recuperare tutto il vantaggio e non siamo riusciti a reagire, perdendo quella capacità di essere un grande collettivo che avevamo in precedenza. Mi spiace molto, perché la piazza non meritava quei risultati”.
..dicesse perche’ sono scoppiati
Lmts