La questione dei contratti continua a riempire le pagine dei quotidiani. Anche se la FIGC ha deliberato il prolungamento degli accordi sino al 31 agosto, restano nodi da risolvere.

Si attende ancora una puntuale regolamentazione del prolungamento dei contratti dei calciatori. Lega Serie A e FIGC sono al lavoro per mettere a disposizione tutti gli strumenti possibili per assicurare la proroga degli accordi, ma, oggettivamente, si denota la difficoltà a generare una norma pronta ad abbracciare tutti i casi. La decisione del massimo organo calcistico sull’appendice del campionato non prolunga automaticamente i contratti, accordi individuali tra atleta e squadra di appartenenza. L’istituzione presieduta da Gabriele Gravina ha però stabilito che fino alla fine della stagione 2019/2020 i giocatori non potranno cambiare maglia. La questione, praticamente intuitiva, potrebbe ancora incontrare dei cavilli giuridici.

ESEMPIO E ESIMENTE. Ad oggi, descrive l’edizione odierna di Tuttosport, si potrebbe verificare un caso strano. Se il Genoa volesse richiamare Gianluca Lapadula, in prestito al Lecce, club concorrente nella lotta salvezza, potrebbe farlo, ovviamente senza schierarlo. Così si toglierebbe un elemento importante a un club rivale. In ogni caso, la soluzione, senza addentrarsi nell’analisi caso per caso, potrebbe arrivare dagli stessi accordi. Molti di questi prevedono una parte della contribuzione legata al raggiungimento di obiettivi personali e di squadra: il non rispetto della possibilità di raggiungimento di ciò comporterebbe delle perdite per molti calciatori.