Le partite in tarda serata non piacciono agli spettatori italiani. Il Corriere dello Sport di oggi raccoglie le impressioni dell’Unione dei Consumatori.

Decine di lamentele da parte degli abbonati alle pay tv relative alle partite che si giocano alle 21.45 come previsto dagli slot scelti dalla Lega Calcio per mandare in campo i club di Serie A. L’associazione nazionale registra una ferma opposizione dei tifosi, non contenti dell’orario troppo avanzato delle gare.

Tramite molte associazioni, si legge, in tanti si rivolgeranno alle autorità competenti per chiedere di anticipare gli ultimi match, che attualmente sono il 50% dell’intero palinsesto della ripresa.

L’Assocalciatori ha preteso di non giocare di pomeriggio per l’eccessivo caldo e il rischio infortuni, dando il via libera a sole 10 partite delle 124 totali che si giocheranno alle 17.30 e solo al centro-nord.

Ovviamente anche le tv hanno fatto la loro parte, ma il calcio per nottambuli non piace anche se pare difficile che cambi qualcosa adesso, nonostante la proposta di anticipare alle 16.30 la prima gara così da riportare alle 21 l’orario dell’ultima. La riforma “di matrice spagnola” (la Liga prevede anche partite alle 22) non ha convinto i telespettatori (soltanto loro, date le porte chiuse) del Bel Paese.