I capisaldi e titolarissimi della difesa del Lecce sono ripartiti come peggio non potevano. Ed ora alle spalle c’è chi reclama più spazio.

Che la forza del Lecce non risiedesse nella difesa è fatto risaputo ben prima delle recenti goleade. Eppure c’è chi, sul piano personale, ci aveva messo sempre esperienza ed efficacia necessarie a contenere i danni. A raggiungere anche risultati importanti, sudati, in cui è servito contenere il più possibile le ondate offensive avversarie.

Il tema, come intuibile, è quello dei difensori centrali. Due elementi che devono farsi il mazzo, come si suol dire, e fungere da contrappeso di un bilancino di marca liveraniana che penderebbe altrimenti quasi interamente verso l’attacco. E nella stagione in corso questo difficile compito è pressoché sempre toccato a Fabio Lucioni e Luca Rossettini.

I due esperti centrali giallorossi non saranno magari stati in precedenza i Nesta e Cannavaro della retorguardia di Liverani, ma hanno sempre dato tutto, e a volte anche qualcosa in più, delle loro possibilità. Fronteggiando spesso avversari di livello superiore, senza mai arrendersi. Inciampando magari, per poi ripartire più forti di prima e mettendo anche spesso qualche pezza agli errori dei compagni. Ma così male come alla ripresa delle ostilità non li avevamo mai visti.

Lo Zio Lucio, vero guerriero e tra i protagonisti della promozione, dopo una stagione di alti e bassi è crollato sotto i colpi di Milan e Juve. E’ stato prima asfaltato da un attacco non certo tra i più pericolosi del campionato come quello rossonero, apparendo sempre in ritardo e venendo surclassato dall’inizio alla fine. Poi, trovatosi di fronte a un reparto offensivo di caratura mondiale come quello bianconero, ha fatto anche peggio. Tenendo dapprima testa, per poi incappare in una topica clamorosa che ha rovinato la gara dei suoi.

Non meglio, anzi, Rossettini. Il più esperto della rosa del Lecce si è presentato in forma non adeguata alla ripresa dei lavori, costringendo Liverani a due panchine di fila. Chiamato in causa con la Juve, in un match che nella prima parte aveva registrato pochissime conclusioni verso la porta di Gabriel, è stato inguardabile. Sempre in ritardo, ha causato il rigore del 2-0 e, in pratica, anche il gol del 4-0.

Un panorama desolante per mister Liverani, che al di là della squalifica di Lucioni con la Samp deve guardarsi intorno. O meglio, in panchina. Lasciando perdere varianti tattiche rispetto alla “sua” difesa a 4 così come adattamenti vedi il pur ottimo Donati, gli sguardi del tecnico non possono che andare in due direzioni, su due uomini. Per Biagio Meccariello e Nehuen Paz potrebbe essere l’occasione d’oro.

I due, poco utilizzati per un motivo o per l’altro, hanno avuto un occasione a testa post ripresa. Il campano ha ben figurato con il Milan, risultando di gran lunga il migliore della difesa del Lecce. L’argentino ha sì, sofferto ma tenuto botta con la Juve, superato in 90 minuti solo una volta da Bernardeschi e una da Douglas Costa, in un’impari lotta in velocità. Entrambi hanno dimostrato di saperci stare, ora con la Samp potrebbe arrivare per loro una chance da non sprecare. Se dovessero riuscirci, le gerarchie della difesa giallorossa potrebbero anche essere riscritte.