Il “Sindaco di Lecce”, legato per sempre ai colori giallorossi, ha parlato al Corriere dello Sport del ritorno di Pantaleo Corvino e di altri temi legati ai salentini.

RITORNO DI CORVINO. “E’ una cosa bellissima, lui è sempre stato legatissimo al Lecce. Credo sia importante per lui chiudere la carriera straordinaria che ha fatto proprio lì. L’uomo giusto per il ritorno del Lecce in A? Sì, ma non sarà facile, è così quando i campionati bisogna vincerli. Le basi ci sono, la società ha dimostrato di voler fare le cose per bene e il direttore è un segnale importante sui programmi del club”.

CONTICCHIO E CORVINO. “Avevamo un bel rapporto. Io ho sempre dato tutto, ho rispettato le persone, lui è straordnario, mi ha sempre aiutato e mi ha fatto capire tante cose”.

LIVERANI. “Ci siamo incontrati due anni fa col Catania (Conticchio è il vice di Lucarelli, allora tecnico degli etnei, ndr), poi l’ho visto in B e ha fatto benissimo. La Serie A è difficile, ma lui comunque si è confermato. Forse avrebbe potuto adattarsi a qualcosa, ma non ha mai snaturato la propria identità e questo è giusto. Il risultato non è sempre andato bene ma penso che il Lecce si sia ben comportato. Un allenatore deve avere le proprie idee e portarle avanti, non sempre i risultati danno ragione”.

PETRICCIONE. “Se mi piace? A tratti mi ha anche sorpreso. Ha avuto una crescita incredibile, ma questo percorso lo hanno fatto tanti. Su di lui si può puntare per vincere la Serie B. Anche Mancosu mi è piaciuto molto”.

CORVINO TALENT SCOUT. “Io dalla ribalta dalla Serie C alla A? Vero, mi sono messo a lavorare dal primo giorno, poi è arrivato il mio momento, atteso con pazienza. L’esordio, i primi gol e l’anno dopo fui protagonista. Corvino mi ha sempre considerato, mi ha sempre aiutato. Il Lecce dava una mano a noi giovani, si stava bene”.