Umberto Calcagno, numero 1 reggente dell’Aic (Associazione italiana calciatori) dopo le dimissioni di Damiano Tommasi, aspira alla sua successione (e sfiderà Marco Tardelli), parla a La Gazzetta dello Sport dei principali temi relativi al calcio post-Covid.
LE POSITIVITA’ DEL CALCIO PREOCCUPANO. «I calciatori in questi mesi hanno dato un grande esempio di professionalità. In due mesi di ripresa abbiamo avuto praticamente zero positivi. Poi non si può impedire di andare in vacanza, ora con la ripresa i comportamenti torneranno a essere differenti».
DIVISI DALLA RIPARTENZA. «Nulla da nascondere, ci sono state sensibilità diverse. Ma ripartire ha impedito danni irreparabili per tutto il calcio».
LA LEZIONE DI QUESTI MESI? «Fare sempre sistema».
SI CANDIDERA’? «Si, ma con gli ex calciatori e le ex calciatrici con cui mi sono impegnato in questi anni. Non sarò un uomo solo al comando»