L’ex centrocampista del Frosinone parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) delle voci di mercato che lo vorrebbero vicino al club giallorosso.
LUSINGATO DALL’ACCOSTAMENTO AL LECCE. «Il fatto che il mio nome sia associato a quello di una società del calibro del Lecce e ad una piazza blasonata, mi lusinga e mi fa piacere. Personalmente non ho avuto contatti diretti con emissari salentini, ma a curare questi aspetti è il mio procuratore Battistini, che mi informa quando una operazione entra nel vivo. Il mercato è appena iniziato ed è prematuro ipotizzare cosa accadrà».
FINALE PLAY-OFF SERIE C 2013-14. QUALI RICORDI? «Giocavo con la squadra ciociara ed ho quindi vissuto emozioni positive. Parliamo di una doppia sfida decisiva per le sorti di una intera annata, una partita che fatalmente diede entusiasmo a chi vinse e tanta amarezza a chi perse. Il confronto di ritorno, disputato allo “Stirpe” dinanzi a spalti gremiti, è scolpito nella mia mente».
SUO GOL DIEDE LA SVOLTA AL MATCH. «Non so se il mio fu un gol decisivo per l’esito della contesa, ma fu senz’altro importante in quanto ci permise di andare negli spogliatoi per l’intervallo con un risultato di parità, galvanizzandoci parecchio. In simili incontri ad alta intensità emotiva a volte basta poco per spostare gli equilibri».
LA CARRIERA QUASI TUTTA A FROSINONE. «Nel club ciociaro mi sono trovato sempre molto bene. A questo si aggiunga che la società ha sempre allestito compagini di spessore, inseguendo traguardi importanti, il che ci ha permesso di regalare e regalarci diverse soddisfazioni. Le motivazioni che derivano dal fatto di potere inseguire certi traguardi sono importanti per un calciatore».
ORA PERO’ LASCIA IL CLUB. «Dopo 11 anni (salvo una breve parentesi con il Fondi ndr) con la stessa maglia, è giunto il momento di misurarmi con altre realtà, di cercare di fare bene in contesti nuovi».