Oggi inizia l’avventura del Lecce Women, impegnato alle 11 nel match di Coppa Italia contro il Catanzaro. Abbiamo ascoltato l’allenatrice giallorossa Vera Indino per un punto prima del via del torneo.
Il pallone riprende a rotolare anche in Serie C femminile. Il lunghissimo stop dettato dal lockdown con conseguente sospensione dei campionati non ha fermato però la voglia delle ragazze di Vera Indino, che da settimane preparano il prossimo campionato: “La preparazione è andata molto bene. non è stato facile ricominciare dopo tanti mesi di inattività, ma sono soddisfatta di come hanno lavorato le ragazze. Da questo campionato mi aspetto soprattutto di vedere una crescita generale di squadra, sia sul piano caratteriale che fisico e tattico. In più vorrei veder capitalizzare la crescita che hanno avuto le ragazze del settore giovanile che già dallo scorso anno sono aggregate con la prima squadra”
In estate, la rosa è stata ritoccata con alcuni rinforzi. Tra i pali sono arrivate Margot Shore, italo canadese, e Aurora Rizzon, in mediana ci sarà Kate Delev, anch’ella canadese, e il reparto offensivo, dove si aspetta il pieno recupero di capitan Serena D’Amico, potrà contare anche su Asia Marsano, alla prima esperienza nel calcio a 11 dopo numerose stagioni nel futsal: “Le nuove arrivate sicuramente alzeranno il livello tecnico della squadra; il fatto di avere esperienze internazionali sarà da stimolo per il resto del gruppo”
Indino si pone un semplice obiettivo di squadra: “Come ogni anno, il nostro obiettivo è migliorare la posizione è i risultati della stagione precedente e poi la crescita delle ragazze del nostro settore giovanile”
Nella serata di venerdì, proprio per inaugurare la stagione, il Lecce Women ha ricevuto la visita del presidente dell’US Lecce Saverio Sticchi Damiani. “Il presidente ci ha fatto una bellissima sorpresa ieri – racconta Vera Indino- Ha incoraggiato le ragazze e ha fatto sentire la vicinanza della dirigenza alla squadra. Le sue parole sono state emozionanti: ha chiesto a tutti di onorare la maglia non solo sul campo e con i risultati ma soprattutto con l’atteggiamento e il comportamento e le nostre ragazze lo faranno sicuramente come è sempre stato. Indossare la maglia del proprio territorio è per tutte un vanto, un onore. Le sensazioni sono trasmesse anche alle nuove arrivate che impareranno ad amare il Salento e i colori giallorossi”