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Il Nardò scrive ad Emiliano: “Covid, la Puglia ha lavorato bene. Ma ora vanno aperti gli stadi”

Attraverso una nota ufficiale, il club granata ha chiesto al governatore appena rieletto di seguire le norme di altri presidenti di regione, che hanno già dato l’ok nonostante situazioni epidemiologiche più critiche. E per le società di calcio riavere i tifosi è fondamentale.

Ecco il comunicato integrale del club neretino: “ILL.MO Presidente Dott. Emiliano, chi le scrive è la Società A.C. Nardò SRL, Società di calcio dilettantistica, con sede a Nardò (LE), in Via Petraroli n°2, regolarmente iscritta nell’albo delle Società, al CONI ed alla FIGC e militante nel Campionato Nazionale Dilettanti Serie D girone H. Intendiamo porre alla Sua attenzione la delicata questione della riapertura degli stadi nella nostra amata Regione Puglia. Consci del fatto che vige ancora, e lo sarà fino al giorno 7 ottobre, il DPCM del 16 agosto scorso, nel quale, oltre alla chiusura totale delle discoteche, veniva posto un divieto di apertura degli impianti sportivi fino a nuovo ordine, o meglio, fino a che la situazione dettata dall’emergenza sanitaria COVID-19 non fosse risultata essere del tutto risolta nel migliore dei modi.

Come Lei sa, Presidente, purtroppo, per questo gravissimo problema che ormai affligge la nostra Nazione da mesi, non vi è una soluzione definitiva e concreta. Di contro, però, non si può neppure attendere, inermi, alla fine di tutto ciò. Continuano a rimetterci tutti, dai tifosi agli appassionati, fino agli imprenditori e società calcistiche, le quali, con grandi sacrifici e fatiche, stanno mantenendo gli impegni economici nei confronti dei propri tesserati e collaboratori.

Ma, com’è noto, tutti gli sforzi profusi possono non bastare. Si è deciso, di comune accordo, di ripartire, di provare a ridare dignità e speranza ad un Paese martoriato da questa piaga, cercando di ritornare ad una lenta ripresa e normalità. Sono ripartiti i Campionati e le attività sportive, ma, com’era prevedibile, i problemi non mancano. Problemi legati alla sicurezza degli addetti ai lavori e di tutto ciò che gravita attorno al mondo del calcio e più in generale dello sport tutto.

Ma, anche in questo caso, si tira avanti cercando di fare il massimo per rispettare tutte le norme vigenti. Si misura la temperatura corporea, si fanno tamponi, si isolano i possibili positivi e si continuano a fare visite mediche e via discorrendo. E, nonostante tutto, si sta andando pian piano nella giusta direzione. Ora, a nostro modo di vedere le cose, il non concedere la riapertura degli stadi al pubblico è praticamente un controsenso rispetto a quanto detto e fatto fino ad ora, soprattutto sapendo che in alcune Regioni, ciò è stato portato avanti da tempo.

Ad esempio, in Regione Lombardia, il Presidente Attilio Fontana ha riaperto gli stadi al pubblico dove:” è consentita la presenza del pubblico durante gli eventi sportivi, ivi compresi quelli riconosciuti di interesse Nazionale, sia all’aperto che al chiuso, rispettando chiaramente le norme in anti COVID.” – si legge. Oppure, in Veneto, il Presidente Zaia, con effetto immediato, ha concesso la riapertura degli impianti sportivi con presenza di pubblico per tutte le manifestazioni sportive, naturalmente, anche qui, con cautela e con attenzione verso le disposizioni già note.

Tenendo presente che parliamo di due tra le Regioni più colpite, purtroppo, dal Coronavirus nei mesi precedenti, ma che, con grande coraggio e responsabilità, hanno voglia di ripartire. Ci chiediamo e Le chiediamo, come mai nella nostra Regione, al momento, non è possibile ciò, pur sapendo che rispetto a quelle sopracitate abbiamo possibilità di svolgere il tutto al meglio poiché la nostra Regione, per fortuna e ringraziando Lei e chi ha lavorato duramente per preservare la nostra salute, non versa in condizioni critiche come altre?

Perché, con il vostro prezioso aiuto, le Società non possono riaprire i propri stadi in totale sicurezza e nel rispetto delle norme vigenti? Perché non si studia e non si applica un protocollo ad hoc per consentire il regolare svolgimento delle attività sportive, nei luoghi preposti, con la presenza di pubblico, come accade già in altre parti d’Italia?

Detto ciò e preso in analisi il tutto, CHIEDIAMO La riapertura degli impianti sportivi con la presenza di pubblico, rispettando le norme vigenti in materia di COVID-19, da applicarsi già dalla prossima domenica, 4 ottobre 2020. INOLTRE CHIEDIAMO, la Vostra collaborazione e dell’Assise Regionale per l’ottima riuscita di quanto da noi richiesto e tutto ciò che occorre per far sì che si proceda nel migliore dei modi.

Certi di una Vostra fattiva e pronta collaborazione e positiva risposta, cogliamo l’occasione per porVi Distinti Saluti, restando a Vostra completa disposizione per qualsivoglia chiarimento e discussione in merito.

A.C. Nardò Calcio srl”.

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3 anni fa

Lurdu apri li stadi barese de merda

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3 anni fa

Lui la pancia c’è l ha bella piena?

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