Il presidente giallorosso parla, tra le altre cose, a La Gazzetta dello Sport (intervista di Giuseppe Calvi) del suo nuovo incarico nella Lega di B. Questa la prima parte dell’intervista.
INCARICO IN LEGA B. «È un riconoscimento importante per la nostra società. In un momento delicato per la Serie B mi impegnerò, con il presidente Balata e gli altri consiglieri, per tutelare gli interessi della categoria, soprattutto nella battaglia per un’equa ripartizione delle risorse che proverranno in Lega A grazie agli investimenti dei fondi. La B merita di partecipare a questa partita, non sarà solo uno spettatore».
SBARAGLIATO GALLIANI. «Non era una corsa per conquistare poltrone, non avevo l’ambizione di essere il più votato. Certo, fa piacere che sul mio nome ci sia stata la convergenza di molti club della Serie B. Il dottor Galliani è una risorsa, la sua esperienza sarà fondamentale per tutti noi».
SI AUGURA DI NON RESTARE A LUNGO IN CARICA? «Per scaramanzia, meglio non parlarne, doppia scaramanzia. Quest’anno occorre guardarsi anche dai pericoli che vengono dalla bassa classifica».
A LECCE PROGETTO TRIENNALE: OBIETTIVO SERIE A? «Da matricola, puntavamo ad andare in A in cinque anni, invece facemmo centro subito. Ora stiamo costruendo nuove basi, percorrendo la strada più difficile: per creare patrimonializzazione, occorrono forza economica, tempo e pazienza. Non a caso, nel settore giovanile arriveranno ragazzini stranieri per le categorie inferiori alla Primavera, alcuni dei quali hanno un costo pari all’intero investimento effettuato negli anni passati per il vivaio in una singola stagione. Cerchiamo di svoltare, anche a costo di erodere budget della prima squadra e destinarlo ai giovani».