Il presidente giallorosso commenta a La Gazzetta del Mezzogiorno (nelle parole riprese da Antonio Calò) l’andamento della gara e il risultato di Cosenza-Lecce.
DUE GIORNI MOLTO FATICOSI. «Sono stati due giorni faticosissimi, nei quali, per rispettare il protocollo, abbiamo effettuato i tamponi alle 2 della notte, pur di essere in campo al “San Vito-Marulla”. Mi sarebbe piaciuto che gli sforzi fatti fossero premiati dal risultato e sono amareggiato per come è terminato il match. Meritavamo i tre punti e mi è sembrato che in campo, tra noi ed i nostri avversari, ci fosse una netta differenza. È un vero peccato non averla concretizzata».
ERRORI ARBITRALI. «Dopo il rigore parato a Coda e l’occasionissima non sfruttata da Stepinski mi è balenato in pensiero che poteva arrivare la beffa, che puntualmente è giunta in avvio di ripresa. Il calcio, purtroppo, è questo e quando si spreca tanto capita sovente di essere puniti. Tra l’altro, ad accrescere il rammarico, c’è il fatto che la rete dell’1-1 dei calabresi era viziata da un fuorigioco. Questo errore arbitrale fa il paio con quello che ci ha penalizzato a Brescia, dove è stata annullata la rete del pareggio regolare. Mi auguro che ci capiti anche di essere fortunati in qualche valutazione arbitrale».
Invece di soffermarsi su piccole cose. Presidente rifletta sulla totalità del gioco,non prodotto, della squadra. Non si offenda se la giudico una piccola armata Brancaleone, di media classifica. Severo?
E vedo che per i settantennio non esiste solo il Covid x morire, ma basta vedere cosa produce la NS squadra e si rischia l infarto.