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GdM – Jeda: “È un Toro ferito, il Lecce deve provare a superare il turno”

jeda

L’ex attaccante giallorosso parla della partita di questo pomeriggio a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò), ricordando anche un precedente, proprio in Coppa Italia contro i granata.

LA COPPA COME UNA VETRINA. «La Coppa Italia, in questa fase iniziale, è una gran bella vetrina per i calciatori delle formazioni di B e di C che affrontano le compagini di massima serie. Oggi il Lecce se la vedrà in trasferta con il Torino e dovrà giocare senza assilli o pressioni di alcun genere, avendo poco o nulla da perdere ed eventualmente tanto da guadagnare. L’eliminazione dei giallorossi sarebbe nella natura delle cose, considerato che tra le due contendenti c’è una categoria di differenza, mentre un’eventuale qualificazione sarebbe, per Mancosu e compagni, motivo di grande prestigio. Del resto, quando si va in campo si lotta sempre e comunque per ottenere il massimo, a maggior ragione in un match che è ad eliminazione diretta».

PRECEDENTE IN COPPA CON IL TORINO (18 AGOSTO 2012: 4-2 PER I GRANATA). «Affrontammo il Torino a viso aperto, decisi a giocarci al meglio le nostre carte. Per noi l’estate 2012 fu terribile in quanto, dopo la retrocessione dalla A, fummo costretti ad attendere il verdetto della giustizia sportiva legato alla combine relativa al derby con il Bari, che poi ci fece precipitare in Lega Pro. Contro i granata, intendevamo dimostrare che avremmo meritato di stare tra i cadetti e ci riuscimmo con una prestazione all’altezza, a dispetto del 4-2 finale. Insomma, oggi il Lecce deve provare a proseguire il proprio cammino. Tra l’altro, l’undici allenato da Giampaolo non sta attraversando un buon momento e provare a metterlo in difficoltà non costa nulla».

PARTENZA FRENATA IN CAMPIONATO. «La stagione seguente ad una retrocessione è sempre molto complicata, soprattutto nella parte iniziale. Nei calciatori reduci dalla massima serie c’è la delusione per avere mancato la permanenza, che nel caso del Lecce è anche più cocente, in quanto i giallorossi hanno dimostrato un lungo di meritarla. Inoltre, non è semplice adattarsi al nuovo torneo di competenza. Gli avversari, poi, affrontano gli schieramenti scesi dal A con maggior slancio, in quanto vengono sempre indicati come candidati alla promozione. Insomma, è dura».

IL LECCE HA UNA ROSA DI ALTO LIVELLO. «La rosa è di altissimo livello, ma ci sono tanti nuovi arrivati.  Bisogna dare a Corini il tempo necessario per plasmare il collettivo e fargli trovare l’assetto migliore. Quanto prima ci riuscirà tanto maggior saranno le probabilità di lottare per il ritorno in massima serie».

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