Contro il Pescara, l’attaccante campano ha segnato il terzo gol di fila in campionato. L’avvio più prolifico della sua carriera (3 reti e 2 assist in 6 gare) si è però innescato col cambio di modulo.
Sbloccarsi e non fermarsi più. Massimo Coda ringrazia idealmente Eugenio Corini per il nuovo scacchiere dato al Lecce e si sdebita con tre firme tra Cremonese, Cosenza e Pescara. Domenica sera, in casa della Virtus Entella, il bomber vorrà continuare il magic moment andando a segno per la quarta partita consecutiva. In carriera, ci è riuscito già due volte: con il Benevento a ottobre 2018 tra l’ottavo e il dodicesimo turno (gol a Livorno, Cremonese, Ascoli e Carpi) e, due anni prima, con la Salernitana nel marzo del 2017. Curiosamente, allora la quarta vittima fu proprio la Virtus Entella, a cui Coda segnò in terra ligure dopo i guizzi contro Spal, Brescia e Benevento.
STORIA A DUE VELOCITA’. Il cammino iniziato a suon di gol è un inedito per la carriera di Hispanico. Nel 2018/2019, anno del suo record di marcature, solo 8 reti, a fronte di 22, sono arrivate nel girone d’andata. Nelle prime sei gare, poi, solo 2. Neanche gli anni a doppia cifra di Salerno dal 2015 al 2017 eguagliano il numero della stagione corrente: dei 17 e 16 gol finali, solo 0 e 1 giunsero nei primi 6 turni con 4 e 8 al giro di boa. Non è statisticamente utile, infine, lo scorso torneo, l’ultimo, di Coda al Benevento. Non utilizzato granché da Pippo Inzaghi, l’attaccante decise di non rinnovare il contratto già prima dell’emergenza Covid.
IN COMPAGNIA. Coda si è sbloccato nella partita con la Cremonese, primo appuntamento in cui Corini, dal progetto originario del 4-3-3, ha schierato i suoi col 4-3-1-2. Prima di allora, tantissima volontà, altrettanta lotta e qualche imprecisione sottoporta. Con il rifinitore dietro le due punte, il Lecce riesce finalmente ad arrivare con più frequenza al tiro e i numeri di Coda, capocannoniere di squadra dietro al compagno Stepinski, lo dimostrano. Coda, spesso, veste anche i panni del rifinitore, arretrando il suo raggio d’azione per ricevere palla e servire i compagni meglio piazzati in area. Anche questo fondamentale, viste le prestazioni del Lecce, risulta più produttivo con lo schema che ha caratterizzato la storia giallorossa in questi anni. Ora però c’è l’Entella al Gastaldi, e Coda un pensierino al poker di gol consecutivi, da festeggiare ancora lì, lo starà già facendo.