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La maglia verde un porta fortuna legato al territorio

L’ultima volta che il Lecce era sceso in campo in verde era accaduto nel 2007/08 e fu un stagione fortunata. Chissà che non si ripeta.

La maglia verde è una particolarità tra i kit dei giallorossi. Ha sempre rappresentato la terza scelta tra le casacche ed è stata utilizzata come alternativa al nero o al blu che hanno spesso contraddistinto l’ultima opzione tra le maglie alternative a quelle giallorosse. Nella storia recente in due altre occasioni i kit del Lecce hanno previsto la maglia verde.

L’ANNO DEL BOEMO. La prima volta accadde nel campionato 2004/05 con mister Zeman in panchina, quella novità (seppur non assoluta) dal punto di vista anche del marketing ottenne un successo incredibile. E’ rimasta nella storia perché legata ad un campionato straordinario e anche perché è la maglia con cui Sicignano parò il rigore al cucchiaio a Francesco Totti all’Olimpico, uno scatto che è parte dei ricordi giallorossi.

PER IL CENTENARIO. Il torneo 2007/08 è quello del centenario del club, che però scelse di abbandonare la tradizione e lasciarsi trasportare dall’innovazione. La maglia verde è addirittura la seconda di quel fantastico campionato che si concluse con la promozione in Serie A degli uomini allenati da Papadopulo, protagonisti dello storico 0-4 in casa del Bari.

LEGAME TERRITORIALE. Solo il finale di questa stagione ci dirà se la maglia verde è sinonimo di successi, come già avvenuto nelle precedenti occasioni, ma sicuramente rappresenta un legame con il territorio e questo filo conduttore continua dal 2004. In quella prima uscita lo sponsor del Lecce era la provincia con il mitico marchio “Salento d’amare“; il rapporto con l’istituzione andato avanti per alcune stagioni arrivò a promuovere sempre sulla maglia verde un’altra eccellenza del territorio la Notte della Taranta. Questa volta non ci sono sponsor di mezzo ma c’è sempre un legame forte con il territorio, come dall’idea partorita dal direttore Giuseppe Mercadante, che illuminato da un’iniziativa benefica ha scelto di dedicare la terza maglia agli ulivi del Salento, che vivono un’era complicata a causa della xylella.

 

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3 anni fa

Solo in trasferta in casa domina il ?❤️

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3 anni fa

Preferisco la solita maglia a strisce giallorosse

Antonio Martino
Antonio Martino
3 anni fa

Forse l’autore dell’articolo e’ troppo giovane per affermare che nella storia solo in due altre occasioni il kit del Lecce ha previsto la maglia verde. Io che, invece e purtroppo, sono più anziano, ricordo che negli anni sessanta, sia al vecchio Carlo Pranzo, sia nei primi anni al Via del Mare, la divisa del Lecce era quasi sempre quella verde (maglia, pantaloncini e calzettoni). La maglia presentava due strisce trasversali (una gialla e una rossa) e i calzettoni un bordo giallorosso.
Poi, alternativamente ma più di rado, veniva utilizzata la maglia a strisce giallorosse con i pantaloncini blu.

Alessio Amato
Editore
3 anni fa

Gentilissimo ed attento lettore, il riferimento era all’epoca più recente, ma abbiamo provveduto a modificare perché effettivamente il testo si prestava a fraintendimenti. Grazie per l’ulteriore e puntuale approfondimento!

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