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Il padre di Dermaku: “Kastriot da bambino era attaccante. La Reggiana? Lo voleva in estate, ma…”

La Gazzetta di Reggio ha realizzato un’intervista con Luan Dermaku, padre del difensore giallorosso. Il signor Dermaku, trasferitosi a New York, racconta dei retroscena calcistici sul figlio, fino al tentativo che proprio i prossimi avversari del Lecce avevano fatto per accaparrarsi le prestazioni.

FIGLIO DI CALCIATORI. Luan Dermaku racconta i suoi passati calcistici, continuati anche dopo l’emigrazione in Italia: “Ero un attaccante e giocavo nella massima serie del Kosovo. Nel 1987 sono venuto in Italia perché avevano dei problemi coi serbi. Mio padre era un chimico e aveva lavorato per alcune ceramiche italiane, anche di Roteglia. Ho vissuto a Santarcangelo di Romagna, dove ho giocato in Serie D. Avevo offerte dal Bologna e dallo Spezia, ma le regole di allora sugli extracomunitari non mi permisero di giocare”.

CASTELLARANO NEL CUORE. Il trasferimento a Castellarano, città dell’infanzia di Kastriot Dermaku, nato all’ospedale di Scandiano, fu un altro crocevia per la famiglia. Luan però continuò a dire la sua nelle categorie minori emiliane. Il piccolo Kastriot, allenato dal padre, vinse infatti un torneo giovanile, il Torneo della Montagna, nel 2006 proprio con il Castellarano. Tra l’altro, nella finale di quella competizione, i Dermaku batterono il portiere del Verona Silvestri, allora nel Villa Minozzo. “Kastriot appena può va a Castellarano per stare insieme agli amici con i quali è cresciuto fino ai 20 anni”, confessa il padre.

CARRIERA E TENTATIVI. L’articolo, redatto da Jacopo Della Porta, analizza poi la carriera del classe 1992, passato al Melfi prima del treno-Serie A non colto a Empoli per un infortunio. La risalita verso la massima serie, toccata al Parma, fu raggiunta con Pavia, Lucchese e Cosenza, dove ha raggiunto la B. In estate, prima del blitz di Corvino, proprio la Reggiana cercò di far tornare Dermaku “a casa“. Il tentativo del d.s. Tosi, però non andò a buon fine. Dermaku era fuori budget.

EMOZIONI. Luan Dermaku aggiunge poi degli aneddoti: “Da bambino Kastriot era un attaccante. Ha una buona tecnica e sa battere i rigori ma dato che è cresciuto molto, gli allenatori hanno iniziato a impiegarlo come difensore. La Reggiana? Una partita speciale. Per lui sarà una grande emozione e spera che al ritorno possa esserci il pubblico a Reggio Emilia. Da bimbo, aveva anche giocato al Mirabello per un torneo giovanile”. 

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